VIOLA, CHE INIZIO IN A: MA LA CABALA DEL '68 FA BEN SPERARE. IN UN MERCATO SENZA RISORSE LA FIORENTINA È L'11° CLUB D'EUROPA PER SOLDI GIÀ SPESI. UN PLAUSO AL CAMPIONE CASTROVILLI
L’avventura di Vincenzo Italiano sulla panchina della Fiorentina, almeno in campionato, partirà da Roma, sponda giallorossa. I viola esordiranno nel week-end del 21-22 agosto all’Olimpico contro la squadra di José Mourinho ma già oggi il pathos è alle stelle. Anche perché i corsi e i ricorsi storici fanno per una volta sorridere: anche nel campionato 1968-69 i gigliati iniziarono il loro cammino in Serie A nella Capitale (era il primo torneo dopo la vittoria degli Europei della Nazionale di Valcareggi) e non solo riuscirono a vincere 2-1 ma diedero il la a quel cammino trionfale passato alla storia come lo scudetto della Fiorentina yè-yè.
Rocco Commisso non si aspetta certo il tricolore nella prossima stagione (anche se il recente trionfo degli Azzurri farebbe impazzire qualsiasi superstizioso) eppure iniziare con un trionfo la sua terza stagione alla guida del club sarebbe un bellissimo segnale per impostare nel migliore dei modi il nuovo anno. Italiano peraltro alla guida dello Spezia ha già saputo fare del male ai giallorossi, specie in Coppa Italia dove i liguri agli ottavi di finale si imposero per 4-2 (ma il risultato fu poi omologato con un 3-0 a causa del sesto cambio operato da Fonseca nei supplementari) e dunque provare a bissare il successo alla sua prima panchina in A coi viola sarebbe il massimo.
C’è da scommettere dunque che per l’inizio del campionato - che si annuncia a dir poco complicato con tre trasferte nelle prime quattro gare, nonché Roma, Atalanta e Inter nelle prime cinque giornate) - la società viola farà di tutto per dotare il suo nuovo allenatore di una squadra fin da subito competitiva e il più possibile completa in tutti i reparti: l’input è chiaro da tempo, il modulo di riferimento sarà il 4-3-3 e il modello-Italia che ha trionfato a Londra sarà una delle stelle polari sotto l’aspetto della gestione del gruppo, l’esaltazione dei più giovani e il tipo d’approccio alla partita. E questo non soltanto per la prima squadra ma anche per tutto il settore giovanile, che intanto a settembre con la Primaverasi giocherà nel derby contro l’Empoli il terzo trofeo della gestione americana.
Il mercato, si diceva. Indubbiamente la Fiorentina è partita con il piede giusto, a differenza della quasi totalità dei club di A. Basti pensare che ad oggi solo il Milan in Italia ha speso più dei viola in questa sessione (49,1 milioni, frutto per lo più di riscatti). Al secondo posto di questa speciale classifica si piazza proprio la società di Commisso con 34,5 milioni, derivanti dai 27 sborsati per Nico Gonzalez (il colpo più caro della quasi centenaria storia viola), i 5 di riscatto per Igor dalla Spal e i 2,5 di controriscatto per Sottil dal Cagliari. Volendo allargare il discorso - grazie ad una statistica elaborata da Sky - i viola sono l’undicesima società d’Europa in questo momento ad aver speso più soldi in questa sessione estiva. Dietro al club di Viale Fanti (oltre agli altri 18 di A, tra cui Juventus, Atalanta, Napoli ed Inter) ci sono per ora anche mostri sacri come Porto e Manchester City.
La chiusura se la merita Gaetano Castrovilli, fresco campione d’Europa: il numero 10 della Fiorentina dopo il trionfo di Wembley ieri si è ritagliato un’ora di tempo per passare dal centro sportivo Astori, salutare i compagni e fare soprattutto conoscenza con mister Italiano, che lo ha accolto a braccia aperte facendo intendere al talento di Minervino quanto importante sia nel suo progetto tecnico (da un suo splendido assist per Vlahovic, dopo l’amara panchina nel primo tempo, prese le mosse il bel 3-0 con cui la Viola di Prandelli regolò il malcapitato Spezia del neo tecnico gigliato a febbraio). Un attestato di stima e di grande affetto per la maglia viola. Il miglior modo per andare in vacanza (le Seychelles lo aspettano) e ripartire nella prossima stagione.