UNA NOTTE DA VIOLA SCURO. SI DECIDE IL FUTURO DELLA FIORENTINA MA ANCHE DI KALINIC: SE SVANISSSE L’EUROPA PUÒ ANDAR VIA. BERNA E CHIESA A VOI. ALLENATORE, GIORNI DECISIVI. BOCCIATI RANIERI E PRANDELLI

23.02.2017 00:04 di  Enzo Bucchioni  Twitter:    vedi letture
UNA NOTTE DA VIOLA SCURO. SI DECIDE IL FUTURO DELLA FIORENTINA MA ANCHE DI KALINIC: SE SVANISSSE L’EUROPA PUÒ ANDAR VIA. BERNA E CHIESA A VOI. ALLENATORE, GIORNI DECISIVI. BOCCIATI RANIERI E PRANDELLI
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© foto di Federico De Luca

E’ una notte da Viola Scuro, serve una Fiorentina tosta, determinata e matura. Una squadra diversa da quella vista a San Siro contro il Milan, più simile a quella del secondo tempo di Moenchengladbach che una settimana fa ha imbrigliato e contenuto la reazione dei tedeschi dopo il capolavoro di Berna. C’è una partita da fare senza tenere conto della vittoria dell’andata che è un bel patrimonio, ma non deve indurre nessuno a difendersi. La Fiorentina non sa difendere e qui sono d’accordo con Sousa, dovrà fare la sua partita e il suo gioco al meglio, una volta tanto i ritmi bassi con verticalizzazioni possono essere la tattica giusta. L’allenatore ha annunciato novità, spero nell’atteggiamento e non nei nomi perché di brutte sorprese ne ha già fatte parecchie. La formazione dovrebbe essere più o meno la stessa dei giorni migliori con l’unico dubbio sull’esterno destro di difesa. Tomovic, Salcedo o Sanchez, tra il marcio e la muffa direbbe quello…Il bistrattato Tomovic difende meglio come reparto, Sanchez lo proverei sulla sinistra, la sua velocità può essere utile visto che l’alternativa è Olivera. Vedremo. Per il resto Tata in porta, Gonzalo e Astori centrali di difesa, Vecino e Badelj in mezzo, Chiesa esterno destro, Berna e Borja dietro a Kalinic.

Inutile dire che a questo punto andare avanti è obbligatorio per evitare il fallimento anticipato di un’intera stagione. Fuori dalla coppa Italia, lontana l’Europa League in campionato, alla Fiorentina non resta che sperare in un buon cammino in questa coppa per un minimo di soddisfazione. Le possibilità ci sono, vanno sfruttate. Servirà anche l’aiuto dello straordinario pubblico che nonostante la diretta tv (la 8) proverà a riempire il Franchi il più possibile con oltre 25 mila spettatori.

La serata è un bivio anche per Kalinic, l’ultimo bivio verso la Cina. Come vi abbiamo già riferito una settimana fa, notizia rilanciata ieri da Sky, nonostante le smentite la storia non è chiusa. Se la Fiorentina dovesse andar fuori dall’Europa League (tocchiamo ferro) i cinesi di Cannavaro tornerebbero di sicuro alla carica per fare l’ultimo tentativo di convincimento con il giocatore, pagando poi la clausola alla Fiorentina. Intanto speriamo che le strategie cinesi vadano deluse, poi Kalinic è sembrato irremovibile, ma nel calcio mai dire mai. Quando la vicenda sarà definitivamente chiusa, sarebbe bello sapere cosa è veramente successo. E’ uno spaccato poco esaltante di quello che è il calcio oggi, in venti giorni di trattativa (dicono) dietro a tanti soldi ne sono successe di tutti i colori, fino all’esasperazione del giocatore che ha urlato agli intermediari: "Ora basta, mi avete stufato, resto qui".

Tornando alla Fiorentina, la prospettiva di andare avanti in Europa League c’è ed è concreta, al di là del risultato dell’andata. Squadre forti oltre a Manchester, Tottenham e Roma, sinceramente non ne vedo tante, con un po’ di fortuna nei sorteggi, si può fare tanta strada. E’ l’ultima occasione anche per Sousa per dimostrare la bontà di un lavoro che non ha convinto fino in fondo. Il portoghese a fine stagione lascerà la Fiorentina per un calcio e una squadra diversi, in fondo è un peccato, se lui avesse fatto un passo avanti per capire la società e la società lo avesse assecondato di più, c’erano possibilità per crescere ancora.

La fine di un ciclo vorrà dire anche un cambiamento profondo dell’organico, oltre che dell’allenatore. L’organico ripartirà da Bernardeschi e Chiesa, almeno così spera la Fiorentina. Berna potrebbe restare ancora per diventare il numero dieci e il capitano del futuro, anche se la sua storia è ancora tutta da scrivere. Intanto ci aspettiamo proprio da loro due la carica per questa serata di coppa. Fede & Fede possono essere determinanti per il gioco, ma anche per il loro carattere Viola Scuro, appunto.

Per quanto riguarda l’allenatore del futuro, come detto, la scelta si farà in questi giorni. Giampaolo è in pole, Maran resiste. Una sorpresa è possibile. Nel frattempo qualcuno, anche all’interno della società, ha suggerito due cavalli di ritorno. Bocciati entrambi. Il primo è Ranieri che sta per essere esonerato dal Leicester dopo il miracolo della Premier vinta l’anno scorso. Ma il suo calcio è vecchio, difesa e contropiede. Ha vinto in Inghilterra proprio così, sorprendendo tutti, ma ora che tutti lo hanno capito e la sua squadra non ha basi solide, Ranieri è nudo. Con lui sarebbe un pesante ritorno al passato. Come del resto con Prandelli. La suggestione, lo capisco, può essere forte, ma rimettere indietro l’orologio di dieci anni non è logico e non funziona mai. Primo perché erano altri tempi e altre Fiorentina, se andate a vedere l’organico di quelle squadre, oggi potrebbero competere per lo scudetto, normale che Prandelli abbia fatto bene in quel periodo. Secondo il feeling con Corvino che non c’è mai stato. Terzo, motivo più valido di tutti, l’ex viola non è più un ragazzo e poi è reduce da tre grosse batoste professionali (Nazionale, Galatasaray e Valencia) che hanno segnato forse definitivamente la sua carriera. Basti pensare al Valencia che lui stava portando in serie B, ora non solo sta tornando su bene in classifica, ma ieri sera ha addirittura battuto il Real. Non è il caso di andare a pensare a chi ha un grande futuro dietro le spalle, meglio guardare avanti con un progetto più solido in panchina, ma anche e soprattutto sul campo. Dalle prime mosse di Corvino capiremo molte cose.