UN PICCOLO OMAGGIO AD UN GRANDE EROE. CIAO, STEFANO. ALLA FACCIA DELLA STRONZA

28.06.2013 00:00 di  Marco Conterio  Twitter:    vedi letture
UN PICCOLO OMAGGIO AD UN GRANDE EROE. CIAO, STEFANO. ALLA FACCIA DELLA STRONZA
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Non ho conosciuto Stefano Borgonovo. Ero troppo piccolo quando sventolava la sua leggenda sul terreno del Franchi. Ba-Bo. Qualche sillaba che, anni prima, avevo imparato a bofonchiare. Poc'altro. Borgonovo era una figurina che collezionavo e custodivo, al pari delle altre. Divisi da una generazione, storie di vita diverse. Un filo conduttore, tanto sottile quanto indissolubile, però ci ha uniti. La speranza. La grande lezione di Stefano Borgonovo, al quale nei pensieri, mentre batto sulla tastiera, dò del tu pur non avendolo mai conosciuto, è questa. Mai arrendersi. Mai smettere di lottare. Il tu significa vicinanza, ma non distona da riverenza. Da rispetto. Rispetto per uno spirito grande, per un cuore immenso. Per quello spirito che gli ha permesso di prendere la stronza con le lacrime ma col sorriso, col dolore ma con la forza. Il bianco ed il nero. Colori che distinguono una vita, colori che a Firenze ha dipinto di viola, in quella magica doppia sillaba. Ba-Bo. Stefano Borgonovo l'ho visto dalle tribune dell'Artemio Franchi, accompagnato in una partita per omaggiare il suo coraggio e per far sì che la stronza diventasse, per lui e per tutti gli altri malati di sla, solo un dannatissimo ricordo. Ogni parola pare vana, adesso, ma anche il silenzio si riempie di pensieri che fanno rumore. Di ricordi, di immagini. Di bene e di sorrisi, tra poco, quando il male diventerà dolcezza, per Chantal e per i quattro figli. Per questo grazie, Stefano. Non ci siamo mai conosciuti, ma ti ringrazio. Io come tutti gli altri, con gli occhi umidi di commozione, di cordoglio, di memorie. La tua speranza è la nostra speranza. E così sarà, per sempre.

Ciao, Stefano.