TREGUA VLAHOVIC, C’E’ IL NAPOLI. ITALIANO-SPALLETTI: CHE SFIDA. VINCENZO SOGNA L’AGGANCIO AL TRAP. MENTRE DUSAN HA PEPITO NEL MIRINO. PER L’IMPRESA SERVONO I SUPER VIOLA.
La vittoria di Udine che ha portato i viola a 12 punti in 6 gare è passata inosservata, evaporata all’istante di fronte alla deflagrazione del caso Vlahovic. Una settimana serba, verrebbe da dire, all’insegna di una situazione diventata insostenibile, come con chiarezza spiegato a Coverciano dal presidente Commisso. Ci stava, era nell’aria, nessuna meraviglia.
Ora basta, però. Urge una tregua perché domani la partita sarà ad altissimo coefficiente di difficoltà per la Fiorentina e non semplice per il Napoli.
Lasciamo perdere lo stop in Europa League: primo perché maturato anche per la repentina inferiorità numerica degli uomini di Spalletti, secondo perché un conto è la coppa, un altro il campionato. Soprattutto per chi spera di vincerlo. Aspettiamoci un Napoli scatenato, forte dei sui 18 punti in 6 gare, punteggio massimo. La Fiorentina conti solo su stessa e non su poco probabili scorie napoletane di coppa perché la stagione è appena iniziata. Il tema stanchezza non è da tirare in ballo. L’orgoglio muove Spalletti nell’inseguimento di Sarri che nel 2017/18 vinse le prime 8 partite in serie A. Ma anche Italiano non scherza: in caso di vittoria aggancerebbe il mitico Trap che realizzò 15 punti nelle prime 7 sfide del ’98/’99. Mentre il primatista viola, sullo stesso percorso di giornate, resta Paulo Sousa (18 punti).
Che sfida Italiano-Spalletti. Da alta quota, ma anche generazionale. Il nuovo che avanza contro l’esperienza di una carriera ai massimi livelli. Una lotta di potere tra chi spinge per diventare un protagonista della panchina e chi non ha nessuna intenzione di abdicare perché la fame è sempre tanta. Vincenzo e Luciano uniti però dalla ricerca costante di nuove soluzioni tattiche, dal gioco e da uno studio quasi ossessivo perché il calcio si evolve come qualsiasi altro settore. E chi si ferma è travolto. Le squadre allenate da Italiano e Spalletti hanno una loro cifra precisa, riconoscibile all’istante, non devono esibire i documenti.
I valori tecnici pesano dalla parte del Napoli, così come il percorso fatto negli ultimi anni dagli azzurri rispetto ai viola. Il Napoli è più forte, sembra non avere punti deboli, è dura per tutti affrontarlo. Per sperare nell’impresa occorreranno due cose: una super partita dei viola e una prestazione non al massimo della formazione di Spalletti. Talvolta succede, il calcio è pieno di confronti così. L’attenzione tattica della Fiorentina dovrà essere maniacale. La difesa alta sembra un bocconcino appetitoso per la velocità devastante di Oshimen. E non solo per lui. Lorenzo Insigne ha un conto aperto con la Fiorentina in Serie A: ha segnato 9 reti in 17 sfide. I reparti viola dovranno restare corti e incollati tra loro in un fazzoletto di campo, per permettere a centrocampisti e attaccanti di non concedere spazi agli avversari. Sarà decisiva l’aggressività in mezzo al campo, sperando di far ragionare poco le menti del Napoli. Ogni lancio, ogni palla giocata in profondità potrebbe essere un pericolo per la difesa di Italiano. Le premesse dicono che sarà comunque una partita spettacolare.
Vlahovic è un centravanti molto diverso da Oshimen, ma intanto ha firmato 4 gol in queste prime 6 giornate di campionato: l’ultimo giocatore della Fiorentina in grado di arrivare ad almeno quota 5 (in sette partite) era stato Pepito Rossi nel 2013/14.
Dusan sarà l’osservato speciale dopo una settimana che lo ha visto in prima pagina non come bomber, ma per la vicenda contrattuale. Non sarà facile, adesso la pressione aumenterà, ma il ragazzo è strutturato, più maturo dei suoi 21 anni. Gli stimoli non mancheranno, l’idea di fermare una macchina infernale come il Napoli, toccherà le corde della sua ambizione.
Pronti per Fiorentina-Napoli, una gara che ci racconterà molto sulla crescita dei viola e le mire tricolori di Spalletti.