SQUADRA, STADIO E MERCATO. LA FIORENTINA GIOCA D'ANTICIPO

18.04.2013 00:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
SQUADRA, STADIO E MERCATO. LA FIORENTINA GIOCA D'ANTICIPO
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Imparare dagli errori. E’ il ritornello della scorsa stagione, quando commentare la Fiorentina (in campo e fuori) significava anche domandarsi come non fosse possibile fare esperienza e tesoro di qualche passo falso. Che la musica in casa viola sia cambiata, intanto, è fin troppo facile notarlo. Più piacevole, semmai, accorgersi di come il club abbia saputo riprendere il passo dopo i tentennamenti degli ultimi due anni. Tanto che oggi vien da lustrarsi gli occhi (e le ambizioni) a pensare a che aria potrebbe tirare il prossimo anno a Firenze.

Qui Stadio. L’antifona di quale spessore potrebbe avere la prossima stagione l’ha regalata ieri sera la stessa Fiorentina. Disegnando un “Franchi” rivisto, e rimettendo agli stessi fruitori dello stadio la scelta di come trasformare la propria tribuna. Un settore virtuoso se lo stesso presidente della Federcalcio Abete ha deciso di inviare tanto di lettera di complimenti ai viola, alla faccia di chi, invece, quella tribuna l’ha bollata con termini come “vergogna” e “indecenza”. Al resto sembrano pensarci Montella che in campo si avvicina sempre di più a un piazzamento europeo, e la premiata ditta Pradè-Macia.

Aspettando la cittadella. Un altro settore che in sintesi cambierà. Per rimodernizzarsi, per restare al passo coi tempi e ovviamente con quelli che sono gli standard delle competizioni europee nelle quali la Fiorentina giustamente si rivede. Sarà di certo meno difficile attendere che i tanti segnali positivi sul fronte Mercafir si tramutino in qualcosa di concreto. E poi alzi la mano chi non sente un moto di orgoglio e persino di puro compiacimento al solo pensiero che l’amato “Franchi” sia di nuovo tirato a lucido. Cambiamenti che finalmente rendono bene l’idea della crescita. E se non piace o non va più di moda il concetto di “progetto”, che quantomeno si sposano con il concetto di programmazione.

Sogni di gloria. Per quelli che saranno gli impegni del prossimo anno, e presumibilmente su più fronti, sono di fatto già pronti svariati profili. In difesa, dove Hegazy resta una risorsa tutta da scoprire, a metà campo con l’inserimento di Vecino, e soprattutto in attacco dove Rossi reciterà da attore protagonista. E dove lo stesso Wolski potrebbe dire la sua a discapito di qualche voce polacca che vorrebbe il Legia addirittura interessato a una sorta di contro-prestito. Checchè abbiamo cambiato idea, su Wolski i viola sono ansiosi di cominciare a scommettere. Senza contare i colpi a sorpresa, quelli in fase di concepimento e quelli già avanzati come nei casi di Alonso o Iakovenko.

Messaggi chiari. Mosse anticipate, anche e soprattutto rispetto a quello che sarà il traguardo tagliato alla fine dalla squadra. Ed è poi per questo semplice motivo che anche sul fronte tecnico (leggere alla voce allenatore) si è già pianificato il passo successivo. Quello di un rinnovo pluriennale, per un tecnico che sembra avere tutto per costruire un nuovo ciclo degno a nota in quel di Firenze. Programmazione, in anticipo sui tempi, per sorprendere magari tutti il primo giorno di mercato e presentare “Pepito” Rossi. Questi i ricordi più freschi e queste le prospettive. Con buona pace di chi, ad oggi, deve ancora decidere se restare e spiccare ulteriormente il volo con questa maglia oppure fare le valige. Stevan, Adem e Fali inclusi.

Tommaso Loreto - Direttore www.firenzeviola.it