SOFFIA IL VENTO ARGENTINO: SIMEONE IL NUOVO BOMBER, PALETTA QUARTO CENTRALE. SUGLI ESTERNI CORVINO AL LAVORO ANCHE PERCHÈ ORA C'È L'INTER…
Da un po’ di tempo i viola non avevano un centravanti argentino. Quanti ricordi, dolci come zucchero filato. Sì, Gabriel Batistuta. E pure Ramon Diaz, quello che tirava la bomba. Ecco, Simeone è bravo, ma lasciamo perdere questi due, soprattutto Gabriel, roba da extraterrestri. Non infieriamo, invece, su Oscarone, il generoso Dertycia. Giusto quello. E poi, lasciamo perdere, per ragioni opposte, El Tanque Silva (nativo dell'Uruguay ma con cittadinanza argentina) e Larrondo. Meteore transitate da Campo di Marte, scie senza luce. Promesse senza premesse.
El Cholito, il piccolo Cholo, soprannome in onore del padre - centrocampista argentino di garra ed intelligenza - ha fatto vedere qualcosa di molto buono nella parentesi genoana. E’ vero che il meglio lo ha messo in mostra nell’andata, ma è nel ritorno i liguri hanno innestato la retromarcia e quindi un giudizio sul singolo all’interno di un disastroso collettivo diventa difficile da esprimere. Simeone è un prospetto interessantissimo: deve crescere ancora tanto, ma è una scommessa sulla quale vale la pena giocare. Operazione da poco meno di 20 milioni, ma la Fiorentina ha le casse piene di dobloni ed è giusto che li tiri fuori. La squadra va costruita bene e sul centravanti non si scherza. Kalinic alla fine, salvo sorprese ferragostane, finirà al Milan coronando il sogno della sua vita. Lui già da piccolo aveva il rossonero nel cuore. Altro taglio netto al passato, le cesoie di Covino colpiscono duro. Il gruppo storico dei titolari è fatto saltare in aria, manco fosse un eco mostro…
La batteria dei trequartisti prevederà Benassi, Saponara o Eysseric e Chiesa.
Un’alternativa in fascia c’è già, il norvegese di origine marocchine Zekhnini. Dall’altra parte, no. Jesè Rodriguez ha scelto l’Inghilterra. C’era da aspettarselo. Un messaggio per il calcio italiano e per quelli convinti che l’Europa League non serva a nulla. Forse lo spagnolo non sarebbe venuto ugualmente, ma la Fiorentina cosa poteva offrire di allettante ad un esterno cresciuto nel Real e passato al Psg? I viola non lotteranno per lo scudetto né per la Champions e in più quest’anno il giovedì saranno ai Campini oppure sui campi di provincia per una sana amichevole con fettunta finale. Questa è la lezione che resta dopo una stagione gestita in modo scellerato a cominciare da Paulo Sousa per poi salire fino ai pianti alti, vista Casette d’Ete. Star fuori dall’Europa significa anche avere più difficoltà nel convincere calciatori di profilo a giocare nella Fiorentina. Chi sarà dunque l’altro esterno? Politano costa 15 milioni, per Corvino sono troppi. Quindi c’è da lavorare. In difesa il quarto centrale che chiuderà il pacchetto difensivo sarà Paletta. Calciatore onesto, niente di eccezionale, ma uno affidabile. Così come la controfigura di Maxi Olivera, serve anche quella. Di sicuro bisogna fare in fretta, domenica per i viola ci sarà l’Inter a San Siro. Il mercato non è ancora chiuso, ma il campionato sta aprendo bottega…