RIBERY E LA LEGGE DI MURPHY: PER COMMISSO UN'ALTRA SFIDA DA VINCERE, PER LA SQUADRA UN ULTIMO APPELLO

13.12.2019 00:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
RIBERY E LA LEGGE DI MURPHY: PER COMMISSO UN'ALTRA SFIDA DA VINCERE, PER LA SQUADRA UN ULTIMO APPELLO

Per il presidente della Fiorentina Commisso il primo Natale in viola porta in dono una nuova consapevolezza. Nella conoscenza del mondo e della storia viola il patron americano scopre anche il lato più inspiegabile del dna viola, quello della sofferenza, quello dell'ironico “mai una gioia”. E così, come del resto già accaduto in passato quando Firenze aveva sognato a occhi aperti di fronte a un campione che fosse Mario Gomez o Pepito Rossi, ecco l'ineffabile segno del destino, la legge di Murphy puntuale come le multe sul parabrezza.

Il bisogno di ricorrere all'operazione, con conseguente assenza per un lasso di tempo tra le 6 e le 8 settimane, da parte di Franck Ribery è una mazzata su una squadra che da un mese a questa parte ha mostrato soprattutto timori. Il suo rientro, insieme a quello di altri uomini d'esperienza come Pezzella o Badelj, si diceva potesse aiutare a recuperare carattere e personalità in campo. Niente di tutto questo, i viola dovranno fare a meno del francese già da domenica sera contro l'Inter e chissà per quante altre sfide con un pensiero inevitabile al match di Coppa Italia contro l'Atalanta. 

Per tutti i tifosi viola una doccia gelata poco gradita visto il recente calo delle temperature, e c'è da scommettere che per tutta la Fiorentina l'effetto sia stato identico. E' nell'ulteriore ostacolo da superare che si misurerà la forza e lo spessore della nuova società americana, ma a giudicare dalla scorza mostrata in più di una circostanza da Commisso c'è da attendersi una reazione persino rabbiosa, magari sul mercato di gennaio che a questo punto vede allungarsi la lista della spesa. A questo punto è lecito attendersi parecchio movimento in entrata. 

Chi invece rischia di pagare più di tutti il forfait di Ribery è Montella, fosse solo per la conseguenza pratica sui risultati che l'assenza del francese può avere. Già domenica sera, pur ritrovando Pezzella, Badelj e probabilmente Boateng, la formazione diventa un rebus da sciogliere con la massima attenzione. Soprattutto in attacco. Le scelte a disposizione di Montella non sono molte, più o meno come le chance di uscire indenne dalle prossime due sfide. Ma è anche e soprattutto nei momenti di sofferenza che un gruppo deve saper mostrare di avere ancora risorse. 

Dopo tanti passaggi a vuoto adesso è davvero tempo di giocare dando tutto, senza regalare frazioni di gioco e senza screzi a ogni pallone perso. Sono i giocatori, adesso, che ancor prima del tecnico devono inventarsi un modo per uscire da queste sabbie mobili. E' il momento peggiore di una nuova Fiorentina, domenica sera servirà anima e cuore oltre che testa e gambe, ed è per questo che da chi ha maggior talento sarà lecito attendersi qualcosa in più. Perchè al di là delle diverse responsabilità sull'attualità la Fiorentina non meritava l'ennesimo smacco da parte della Dea Bendata. Che da queste parti non dà mai una mano.

Tommaso Loreto - Direttore www.firenzeviola.it