PJACA, LA JUVE VUOLE UN’OPZIONE SU CHIESA PER CEDERLO ALLE CONDIZIONI DEI VIOLA E OFFRE STURARO. DELLA VALLE-CORVINO, IL SONDAGGIO E’ CHOC. LAFONT, BUONA LA PRIMA. GERSON, CONFERMO TUTTO. BADELJ, CHE TRISTEZZA PER 300 MILA EURO
Sono due mesi che si parla di Pjaca, come se fosse l’unico giocatore in vendita sulla faccia della terra. Va bene avere dei pallini, innamorarsi di certe situazioni, ma questa vicenda mi sembra un filino esagerata.
Comunque, di nuovo c’è poco se non che la Juventus s’è messa a parlare con la Fiorentina per trovare una soluzione a tutto tondo, che vada bene a entrambe le società e in questa soluzione ci sarebbe dentro anche Chiesa per l’anno prossimo e la cessione ai viola di Sturaro da subito. Ricapitoliamo.
Il giocatore Pjaca alzerebbe di sicuro il livello della Fiorentina, ha talento, pur con altre caratteristiche potrebbe diventare un beniamino come lo sono stati nel recente passato Cuadrado o Salah. Pioli lo vuole perché sa che con Chiesa da una parte e Pjaca dall’altra, due squarciatori di difese, si aprirebbero tali e tanti spazi da esaltare Simeone al massimo.
Detto questo, sappiamo che la Juventus lo ha pagato 23 milioni due anni fa, e adesso, dopo l’infortunio, Transfermarkt lo valuta 15 milioni. La Juve nel frattempo ha preso Douglas Costa e Bernardeschi (Ronaldo è Ronaldo), lo cederebbe volentieri per recuperare soldi, ma vuole la stessa cifra spesa: 23 milioni. La decisione di venderlo è presa al punto che la maglia numero 20 di Pjaca è passata a Cancelo, insomma il croato alla Juve non ci resterà.
La Fiorentina però questi 23 milioni ora non li ha, propone altre soluzioni. Lo prenderebbe in prestito oneroso (due milioni) e diritto di riscatto l’anno prossimo fissato a 18. Attenzione, diritto. Che vuol dire?
Che se Pjaca si rilancia, torna ad essere quel campione potenziale che era, allora lo riscatta, altrimenti la Fiorentina lo rimanda alla Juve rimettendoci due milioni.
I bianconeri a questo non ci stanno.
Fino a ieri hanno sempre opposto l’obbligo di riscatto, in sostanza te lo faccio pagare non ora ma l’anno prossimo come vuoi tu, però l’anno prossimo devo essere sicuro che mi entrano i venti milioni da mettere a bilancio.
Su questo la trattativa si era arenata quasi subito. Ma il giocatore, in sostanza, ormai si è innamorato della soluzione Firenze. Continua a rifiutare società proposte dalla Juve come Sampdoria o Milan (nel giro-Bonucci) e altre, ecco allora che Marotta e Paratici, pur di rilanciare il giocatore e non farlo diventare un caso, hanno riaperto domenica scorsa alla Fiorentina proponendo il prestito secco per un anno. In sostanza, ve lo do, lo fate giocare, me lo rilanciate voi e a fine stagione me lo riprendo. Una roba come fatto con la Roma per Gerson.
Ma possibile che la Fiorentina sia ridotta ad essere la succursale delle grandi?
Corvino ci ha pensato un po’, l’idea comunque di fare un grande campionato anche grazie a Pjaca in prestito l’ha stuzzicato.
Nell’incontro di ieri sera con la Juve, però, per fortuna, si è ricordato di essere la Fiorentina e non il Lecce e ha detto no al prestito secco.
Io ora mi chiedo: possibile che non ci siano in cassa neppure sette milioni per andare a prendere, che ne so, un Sansone qualsiasi?
Ora torno su Pjaca. Che succederà dopo il no della Fiorentina al prestito secco?
La pista resta aperta perché la Juventus una soluzione ieri sera l’ha proposta: discutere a più vasto raggio, sgombrando il tavolo, inserendo altri giocatori a cominciare da Chiesa, per finire a Sturaro.
Il talento viola è da sempre nel mirino della Juve, anche pochi giorni fa i dirigenti bianconeri avevano sondato Enrico, il babbo-agente. La Juve lo vuole a tutti i costi, se non ora, almeno l’anno prossimo.
E su queste basi si potrebbe cominciare a ragionare.
Per Pjaca, la Juve potrebbe concedere subito il prestito senza obbligo come vuole Corvino, e in più dare a titolo definitivo Sturaro (valutato 7,5 milioni da Transfermarkt), ma tutta l’operazione dovrebbe definirsi compiutamente l’anno prossimo e da considerarsi come una sorta di prelazione per Chiesa.
Al di là dei dettagli tecnici e delle contropartite che possono mutare nelle prossime ore, l’idea della Juve è questa: agevolare la Fiorentina il più possibile per avere Pjaca in prestito e Sturaro definitivo, da subito, senza investire grandi cifre (Pjaca che poi potrebbe anche restare a Firenze in futuro), ma in cambio ottenere di aprire il discorso su Chiesa.
Al momento non sappiamo cosa deciderà di fare la Fiorentina.
Il discorso vendita di Chiesa è tabù, sull’argomento Corvino dovrà sentire anche il parere dei Della Valle.
A naso, senza Chiesa, credo che sarà dura strappare alla Juve il prestito di Pjaca con diritto, ma senza obbligo.
Con Chiesa, invece, si potrebbe anche ragionare. Tanto più che se la Fiorentina riuscirà a trattenerlo quest’anno, se non gli rinnova il contratto e non alza l’ingaggio almeno a tre milioni e mezzo, sarà difficile farlo restare ancora a Firenze. E’ vero che dopo Bernardeschi mandare un altro a Torino sarebbe un rospo da ingoiare, ma in Italia (il ragazzo vuole restare qui) a certe cifre possono arrivarci solo Juve o Inter, neppure la Roma. Per non parlare del Napoli che lo vuole, ma dove li prende 70-80 milioni?
E allora meglio fare i propri interessi e trovare un terreno di discussione favorevole con la Juventus o abbandonare definitivamente la pista-Pjaca che è diventata un tormentone
Qualche giorno e sapremo.
Sempre in tema mercato, è un dolore sapere che Badelj è finito alla Lazio per 1,7 milioni. Lo abbiamo detto da subito, offrirgli 1,3 più bonus per tre anni è stato come volergli dire vai pure.
Dove è il risparmio? Per comprare oggi un giocatore così, minimo minimo, servono 15 milioni più ingaggio adeguato. Allora, non era meglio dare due milioni a Badelj e farlo restare in viola? Misteri corviniani.
Resto ancora sul mercato per ribadire quanto anticipato giovedì scorso su Gerson e non smentito né dalla Roma, né dalla Fiorentina, perché sanno che è vero. Il giocatore voleva tornare alla Roma, i giallorossi gli hanno spiegato duramente che non è possibile, l’hanno invitato a impegnarsi di più, poi l’hanno rispedito a Firenze con il tutor Balzaretti. Complici i trombettieri, il padre ha negato. Bene. Non solo confermo, aggiungo che al giocatore la Roma ha fatto una promessa: "Se farai benissimo in viola, a gennaio ne riparleremo".
Nel frattempo, anche qualche buona novella. Il giovanissimo portiere Lafont in queste prime uscite si sta dimostrando un investimento azzeccato. Reattivo e coraggioso, ha parato tre rigori, ma non solo: mi impressiona la personalità. Speriamo che almeno qui sia uscito il Corvino di un tempo e il ruolo abbia un padrone per dieci anni almeno.
Chiusura con le contestazioni anti-Della Valle. Sapete come la penso. Hanno fatto anni di calcio splendido e i tre quarti posti (2013-14-15) sono davvero piccoli scudetti. Da due stagioni vedo poche cose di calcio, troppa attenzione ai conti e l’entusiasmo azzerato. Il sondaggio di FirenzeViola su tremila persone (un numero significativo) ha dato un risultato sul quale gli stessi Della Valle dovrebbero riflettere: il cinquanta per cento dei tifosi fiorentini non li vorrebbe più. Solo il 25 per cento ha ancora fiducia. E appena l’otto per cento si fida ancora di Corvino. Direbbe il filosofo: meditate gente, meditate. La cosa peggiore sarebbe commentare con il classico, chisseneimporta.