PEZZELLA, FATTA COL BETIS: BEL COLPO, GRAN RENDIMENTO. MERCATO APERTO: I SOLDI DI KALINIC PER UN ATTACCANTE E UN ESTERNO (ASSALTO A POLITANO). SIMEONE PRONTO PER L'INTER, PIOLI SERENO. BADELJ VALE UN ACQUISTO. ECCO COME GIOCHERÀ LA NUOVA FIORENTINA
E’ fatta anche per Pezzella. Dopo l’accordo con il giocatore, in serata la Fiorentina ha demolito anche le ultime resistenze del Betis Siviglia. Manca la firma, ma l’accordo (salvo colpi di scena) sulla base dei dieci milioni è cosa fatta. Vedremo i dettagli.
La scossa arrivata con Benassi è diventata contagiosa e Corvino, spinto da Ddv, sta completando con giocatori veri una squadra ben diversa e ben più solida da quella che stava pensando e costruendo fino a quindici giorni fa.
Benassi, poi Simeone, adesso Pezzella. Il difensore argentino del Betis Siviglia, 25 anni, è un elemento di grande affidabilità, grinta e tecnica in abbondanza, un centrale di piede destro dopo due mancini (Astori e Hugo). Questo è un altro della categoria giocatore, non un esperimento o una scommessa. E la Fiorentina sta prendendo una fisionomia più interessante, tutta da verificare, ma comunque ora si può cominciare a ragionare. E non è finita qui.
Nel rush finale, appena completata la cessione di Kalinic al Milan (è fatta, finalmente) Corvino cercherà di portare anche un altro esterno e un attaccante con Babacar che andrà in prestito.
L’operazione deve essere completata e lo sarà nelle prossime ore. L’idea è quella di fare un ultimo tentativo per portare in viola Politano. Il Sassuolo vuole venti milioni, la Fiorentina era partita da dieci e il discorso è riaperto. Come avevamo scritto, la cessione del portiere Satalino al Sassuolo ha voluto dire che i rapporti ci sono e sono ottimi. Sul piatto di Politano la Fiorentina potrebbe mettere anche Babacar che dopo l’arrivo di Simeone ha perso il posto di titolare. Forse uno scambio di prestiti (con qualche conguaglio per il Sassuolo) potrebbe essere utile a entrambe le squadre. Come detto ci si lavora e se la Fiorentina chiudesse anche questo colpo potrebbe sperare di avvicinare le squadre della sua categoria (Lazio ad esempio) che fino a oggi sembrano più forti.
Le ultime ore sono state importantissime. Oltre a Simeone e Pezzella sono arrivati anche giocatori come Biraghi, esterno sinistro di 24 anni del Pescara, e Gil Dias esterno di 21 anni, portoghese. Due profili diversi, il primo da scoprire ad alto livello, il secondo da lanciare e valutare. Comunque hanno arricchito la rosa e dato soluzioni. Come terzino avrei preferito Antonelli, ma il giocatore ha detto no per restare al Milan. Peccato. Vediamo se Biraghi potrà dare di più rispetto a Olivera o se l’uruguagio finirà sul mercato e Corvino ha in testa un esterno sinistro più pronto.
Il mercato è in ritardo, ma queste ultime ore sono state sicuramente positive. Tra i metto anche la decisione di Badelj di restare in viola. Merito di Pioli che lo ha convinto, il croato potrà restare la guida del centrocampo e la sua capacità tecnica unita al carisma saranno utilissime.
In attesa degli ultimi assestamenti si sta profilando una squadra con quale carenza (Gaspar non soddisfa), ma di sicuro oggi il materiale è ben diverso rispetto a dieci giorni fa. Pioli può cominciare a sorridere e lavorare per completare la squadra. Detto dei ritardi e delle colpevoli impasse su molti casi, ecco ora una Fiorentina accettabile.
La squadra-base oggi sarebbe Sportiello, Gaspar, Pezzella, Astori, Biraghi; Badelj, Veretout; Chiesa, Benassi, Esseryc; Simeone. Naturalmente domenica a San Siro non ci saranno Chiesa (squalificato) e Badelj che fatica a recuperare. Con il ritorno di Saponara ci sarà poi la possibilità di cambiare anche modulo, magari mettendo Saponara dietro le due punte (Chiesa-Simeone) in un centrocampo a tre nel 4-3-1-2. Comunque ora le soluzioni cominciano a vedersi e le scommesse non sono più titolari, ma solo giocatori da far crescere.
In attesa di un altro attaccante di valore e (speriamo) di Politano, la prospettiva è comunque meno incerta. Ora toccherà a Pioli amalgamare e dare un gioco, ci sono molti giocatori che non conoscono il nostro campionato, le insidie sono prevedibili e la Fiorentina meno forte dell’anno scorso, ma se una decina di giorni fa la Fiorentina era vicina al Chievo, oggi sulla carta può riaffacciarsi nella zona tra il sesto e il decimo posto. Poi l’entusiasmo, la voglia di cambiare, qualche giocatore che potrebbe esplodere (Simeone), altri che potrebbero sorprendere (Esseryc, Gil Dias) devono avere la loro valenza.