ORA BASTA: CACCIATE SOUSA E PORTATE TUTTI IN RITIRO. DELLA VALLE E COGNIGNI CHIEDANO SCUSA, QUESTA SITUAZIONE È COLPA LORO. PARLARE ANCORA DI BUCO DI BILANCIO PER QUATTRO MILIONI È INACCETTABILE
Se qualcuno avesse ancora voglia di scherzare potremmo prenderla con filosofia: in fondo un punto muove la classifica. Ma non è più il tempo dell’ironia, il momento è tremendamente serio. Erano anni che la Fiorentina non si ritrovava in questa situazione nel mese di febbraio. A dodici giornate dalla fine del campionato non ci sono più obiettivi, fuori da tutto, fuori di testa. Davanti ci sono tre mesi di vuoto e di buio. Non ho neppure voglia di commentare questo pareggio, l’ennesima partita buttata via. Soprattutto non serve. Serve oggi continuare a criticare Sousa? Evidentemente no. Per me quest’anno non doveva essere l’allenatore della Fiorentina. Serve prendersela con la squadra? A questo punto sarebbe solo uno sfogo, tutto inutile.
Il pareggio con il Toro è solo la conseguenza stretta della sconfitta con il Borussia, un altro anello di una triste catena che arriva da lontano, si allunga fino al gennaio di un anno fa. Purtroppo il carattere non c’è, le motivazioni sono finite da tempo, troppi giocatori sono scarsi o a fine corsa a Firenze. Non c’è niente che possa sorprendermi in negativo. E pensare che il Torino è stata nettamente la squadra più debole vista al Franchi quest’anno. Il primo tempo poteva finire cinque a zero e anche di più. I granata fermi, lunghi, inesistenti. Ho avuto perfino la sensazione che giocassero contro l’allenatore. Ma la Fiorentina non ne ha approfittato, di gol ne ha fatti solo due (Tello orrore) e quando il Toro ha provato a mettere il naso vicino all’area di Tata, sono tornati i fantasmi, le paure, una difesa che non c’è e tutto il resto. Ci mettiamo la stanchezza dell’Europa League e i ritardi nelle sostituzioni di Sousa (Saponara stanco e Tello inutile andavano tolti da parecchio) e arriviamo alle storie già viste. E per favore lasciamo perdere i rigori negati nel finale e le giustificazioni annesse, lasciatelo dire a Della Valle se lo ritiene dignitoso.
E vengo a discorsi più concreti. Ma cosa si aspetta a mandar via l’allenatore e portare la squadra in ritiro fino a nuovo ordine? Un segnale forte va comunque dato. Qualcosa di calcistico va fatto. Non si può accettare questa inedia. Fosse solo per il rispetto che si deve a una città, a ventimila abbonamenti e a una maglia. Il problema è pagare un nuovo allenatore per tre mesi? Possibile. E non venitemi a dire che c’è stata reazione dopo il Borussia. Almeno i tedeschi sono forti, per chi non lo avesse visto lo ripeto: nel primo tempo e un po’ del secondo il Torino non è sceso in campo. Non deve bastare a nessuno questo pareggio. Anzi. E non vorrei sinceramente più sentire Andrea Della Valle e Cognigni dire ruffianamente che chi contesta ha ragione, che anche loro sono arrabbiati come i tifosi. Facile. In questo modo si buttano tutte le responsabilità addosso all’allenatore e alla squadra che ne hanno, ma questa situazione è soprattutto colpa delle scelte sbagliate della dirigenza viola.
Non voglio ripetermi, ma questa situazione fallimentare l’avevo temuta, denunciata e (purtroppo) descritta da diversi mesi. Chi conosce il calcio e non si fa allenare dalla società, non poteva non segnalare e sottolineare tutta una serie di errori marchiani fatti per la paura di spendere, ma soprattutto di programmare. La rinuncia a occasioni d’oro (Champions) capitate l’anno scorso, l’addio al coraggio, anche l’incapacità di prendere una decisione normale come quella di mandar via Sousa a fine della scorsa stagione, sono tutte cose che la Fiorentina paga ora. Sousa ha colpe? Certo. Ma era chiaro che il rapporto era finito nel febbraio di un anno fa. Non avete preso un altro allenatore a giugno per non pagarne due? Contenti adesso?
Contenti di non aver comprato un difensore vero da due anni e di aver portato solo degli scarti di altre squadre, di non aver fatto mercato per tre sessioni, di aver sperato di rianimare questa squadra già a fine ciclo nel girone di ritorno dell’anno scorso? Contenti per aver sperato che Corvino avesse la bacchetta magica (troppi i suoi acquisti inguardabili) come qualche anno fa?
Io no, come del resto la maggioranza dei tifosi che non capiscono più cosa stia succedendo. E parlo anche dei tifosi moderati, quelli che come me hanno sempre pensato che i Della Valle negli anni avessero fatto cose buone (i risultati ci sono stati). Non si può legare il futuro allo stadio che verrà (se verrà) o farsi condizionare fino al terrore da un paio di bilanci in rosso. Ieri ho sentito dire ancora una volta da Cognigni che ci sono quattro milioni di buco. Ma nel calcio cosa sono quattro milioni? E’ un giocatore venduto meglio (quando dicevo di vendere Ilicic l’estate scorsa?), è un’inezia di fronte a quello che succede attorno alla Fiorentina. Il calcio è questo, o ci stai o te ne vai. Non puoi sempre prendere applausi e incassare, devi saper affrontare e uscire dai momenti duri. Mi sembra che i Della Valle non ne abbiano più voglia.
Anche in questo momento sportivamente drammatico si parla di un buco di bilancio che deve essere ricoperto dalla proprietà. Colpa loro, se avessero fatto mercato l’estate scorsa, venduto giocatori appetiti, fatto plusvalenze e ricomprato con intelligenza, saremmo qui a fare altri discorsi e (forse) a commentare un’altra Fiorentina. Cosa mi aspetto adesso? Intanto la scelta dell’allenatore da subito e programmi seri di rilancio. Firenze non vuole vivacchiare e i Della Valle lo sanno. Sento parlare di giovani di belle speranze e vedo arrivare due primavera del Bari. E’ questa l’idea? Basta dirlo con onestà. Spiegare ai tifosi che sono finiti i tempi belli. Metteteci la faccia senza vendere illusioni e senza dare la colpa sempre ad altri. Con un avvertimento per chi non lo avesse ancora capito: la Fiorentina non può imitare l’Atalanta. Ma neanche l’Udinese. Con tutto il rispetto, la storia del calcio è passata anche da qui.