OBIETTIVO EUROPA, MA LA RIVOLUZIONE È GIÀ INIZIATA. CORVINO LAVORA IN VISTA DELL'ANNO PROSSIMO, PIOLI POTRÀ RIPARTIRE DA ZERO. SCADENZE 2018: BADELJ E ILICIC VERSO L'ADDIO. E ANCHE KALINIC È AI SALUTI

17.05.2017 00:00 di  Lorenzo Di Benedetto  Twitter:    vedi letture
OBIETTIVO EUROPA, MA LA RIVOLUZIONE È GIÀ INIZIATA. CORVINO LAVORA IN VISTA DELL'ANNO PROSSIMO, PIOLI POTRÀ RIPARTIRE DA ZERO. SCADENZE 2018: BADELJ E ILICIC VERSO L'ADDIO. E ANCHE KALINIC È AI SALUTI

Mancano ancora 180 minuti alla fine della stagione e l'ultimo turno è stato molto favorevole per la Fiorentina, che in un colpo solo ha recuperato due punti al Milan e ne ha presi 3 all'Inter. Sarà difficilissimo, visto l'impegno di sabato al San Paolo contro il Napoli, ma Paulo Sousa e i suoi ci proveranno fino alla fine. Tanti punti persi in malo modo, tante occasioni buttate al vento, ma ormai tutto questo è acqua passata: la squadra deve pensare soltanto al presente. Corvino invece lavora per il futuro, con la rivoluzione che, di fatto, è già iniziata.

Stefano Pioli è sempre più vicino, Eusebio Di Francesco dopo essere stato per tanto tempo in pole, non rappresenta ormai quasi più un alternativa e per questo il direttore generale viola può lavorare sul fronte mercato con un po' più di serenità. Per quel che riguarda il reparto difensivo, nonostante la partenza di Gonzalo Rodriguez che non rinnoverà il suo contratto, la situazione è a buon punto, visto che sia Milenkovic che Vitor Hugo sono vicini. Per quel che riguarda invece le altre zone del campo le cose sono senza dubbio più complesse, visto che molto dipenderà da chi partirà. Andando con ordine il primo caso è quello relativo alla porta. A gennaio, con l'arrivo di Sportiello dall'Atalanta, si era pensato a un imminente addio di Tatarusanu, ma così non sarà e per questo la Fiorentina dovrà riflettere sul futuro del portiere italiano, che difficilmente accetterebbe di sedersi in panchina per un'altra intera stagione. La situazione è in continua evoluzione, la Fiorentina cercherà di capire la volontà del giocatore e presto incontrerà il suo agente, per capire meglio la situazione. una cosa è certa: se Sportiello partirà servirà un altro estremo difensore all'altezza, ma in questo caso molto dipenderà dalla qualificazione alla prossima Europa League.

All'Atalanta potrebbe invece finire Josip Ilicic che in questa stagione non è riuscito a ripetere le grandi cose fatte vedere l'anno scorso. Il suo contratto scadrà il 30 giugno del 2018 e una soluzione dovrà essere trovata al più presto, per evitare che il giocatore possa andarsene tra un anno a parametro zero. L'entourage dello sloveno ha già trovato l'accordo con il club orobico, ma manca ancora quello con la Fiorentina, con il club viola che vorrebbe incassare almeno 7 milioni di euro, forse troppi visto il suo rendimento degli ultimi mesi. Un altro giocatore in scadenza nel 2018 è Milan Badelj. La vicenda legata alle commissioni che il suo avente deve incassare da circa tre anni dal club di viale Manfredo Fanti è ormai nota: il rapporto tra le parti non si è mai ricucito, ma se lo stesso centrocampista croato ha affermato che nei suoi pensieri c'era anche quello di restare a Firenze, dal club viola non è arrivata ancora nessuna proposta di rinnovo. Sarebbe da sciocchi perdere un giocatore di questo calibro, preso tra l'altro a 5 milioni di euro nel 2014, senza riuscire a monetizzare adeguatamente, anche perché stiamo parlando di un classe 1989, ovvero di un calciatore nel pieno della sua maturazione. Due nodi difficili da sciogliere, ma Corvino dovrà lavorare bene in questo senso.

Sempre più vicino all'addio anche Nikola Kalinic. Se non dovesse arrivare la qualificazione all'Europa il croato non potrebbe fare altro che chiedere la cessione. Nel 2018 compirà 30 anni e la sua voglia, dimostrata anche con il no alla Cina durante il mercato invernale, è quella di giocare in campionati all'altezza e anche nelle coppe europee. La Fiorentina potrà sperare di trattenerlo soltanto in un caso, con la conquista del sesto posto. 

La rivoluzione è dunque iniziata, anche se per il momento la priorità resta il campo, per altre due settimane, ovvero fino alla fine del campionato. Dopo di che finirà l'era Sousa e inizierà quella Pioli, che potrà ripartire da zero e avere una squadra pronta per far iniziare un nuovo ciclo, quello che la famiglia Della Valle spera che possa essere quello giusto per sollevare il primo trofeo della loro gestione.