NUOVO FRANCHI, CORSA CONTRO IL TEMPO PER BATTERE LA BUROCRAZIA

06.04.2022 11:30 di  Donato Mongatti   vedi letture
NUOVO FRANCHI, CORSA CONTRO IL TEMPO PER BATTERE LA BUROCRAZIA

La scorsa settimana sulle pagine di FirenzeViola.it sono stati affrontati i passaggi che dovrebbero portare ai lavori per ristrutturare lo stadio Artemio Franchi di Firenze, sulla base dell'idea di Arup, lo studio internazionale di progettazione che ha vinto il concorso bandito dal Comune. Ma come è stato precisato più volte, la classifica è ancora provvisoria e la graduatoria definitiva (da stilarsi a seguito della verifica del possesso dei requisiti dei concorrenti), potrebbe già rappresentare una significativa perdita di tempo. Spulciando il sito “concorrimi.it” (l'applicazione per bandire e gestire i concorsi di architettura alla quale si è appoggiata Palazzo Vecchio), si scopre che a Milano per il concorso di progettazione “Human Technopole: il nuovo HEADQUARTERS” (per riqualificare una zona del Sito di Expo Milano 2015 dopo la conclusione dell’Esposizione), dalla pubblicazione della graduatoria provvisoria a quella definitiva sono trascorsi ben otto mesi.

Otto mesi sono un lasso di tempo che il Comune di Firenze non può permettersi di far trascorrere prima di dare il via ai successivi procedimenti che poi consentiranno di arrivare a realizzare l'intervento. Quali possono essere le strategie per ottimizzare i tempi e consentire ad Arup (una volta certificato il successo) di lavorare al progetto definitivo del nuovo stadio Franchi? Progetto che, va ribadito, potrà svilupparsi solo a seguito dell'analisi di quello di fattibilità tecnica ed economica da parte della Conferenza Preliminare dei Servizi che indicherà, con i pareri di massima, le prescrizioni alle quali attenersi.

Dando per scontato che Arup sia in possesso dei requisiti disposti dal regolamento del concorso (in caso contrario saremmo al dramma...), Palazzo Vecchio sta lavorando a due atti distinti: uno che riguarda solo il soggetto vincitore (che come punteggio si è imposto staccando nettamente gli avversari) ed uno per la classifica definitiva dal secondo al terzo posto (i finalisti riceveranno un rimborso in denaro di € 204.750 ciascuno, dal quarto posto in poi, avendo ottenuto un punteggio inferiore alla soglia di sbarramento prevista, i progetti arrivati al secondo grado del concorso non sono stati inseriti in graduatoria. Ad Arup andrà un premio pari a € 1.252.748,71).

Polarizzando la priorità alla raccolta dei documenti necessari che “certificano” il primo classificato, gli uffici del Comune di Firenze ottimizzeranno le forze a disposizione, inoltre, fonti qualificate riferiscono che l'Amministrazione con Arup ha già avuto diversi incontri nei quali si stanno definendo gli elaborati necessari al progetto di fattibilità atti a poter convocare la Conferenza Preliminare dei Servizi che, come detto, indicherà quali soluzioni adottare affinché si possa approvare (dopo opportuna verifica) il successivo progetto definitivo.

Nella fase di sviluppo e completamento del progetto di fattibilità tecnica ed economica, Arup dovrà integrare la documentazione con: quadro economico di progetto; relazione geologico-geotecnica; relazione sismica e sulle strutture preliminare; prime indicazioni di progettazione antincendio; prime indicazioni e misure finalizzate alla tutela della salute e sicurezza dei luoghi di lavoro per la stesura dei piani di sicurezza; documento preliminare VAS (Valutazione Ambientale Strategica, ovvero la stima dell'impatto ambientale applicato a piani e programmi); studio preliminare ambientale necessario per la procedura di verifica di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale, che valuta l'incidenza sul territorio delle singole opere).

Sono già più di 100 gli elaborati e i documenti individuati che sono necessari a completare il progetto di fattibilità tecnica ed economica. Una quantità che ad una lettura superficiale appare spropositata, ma si tratta di ridare vita ad un impianto sportivo di oltre 90 anni tutelandone il valore storico-architettonico e riqualificare un'ampia area della Città, non di costruire in fondo all'orto un capanno di due metri quadrati per le zappe. La corsa contro il tempo parte in decisa salita, ma passato il “Gran Premio della Montagna” dei primi procedimenti dell'iter, il nuovo Franchi sarà più vicino e la strada da percorrere meno impegnativa.