NONOSTANTE TUTTO, VLAHOVIC... VENEZIA È IL PASSATO, AVANTI TUTTA. L’AVVENTURA È SOLO ALL’INIZIO, RICORDIAMOCELO. È L’ORA DI TORREIRA, LA MENTE VIOLA. TORNA LA FIESOLE, SERVE LA PRESTAZIONE
Arriva il Cagliari, Venezia va declinata al passato. Ora basta al dibattito infinito su una partita probabilmente unica, almeno speriamo. Bisogna uscire dalla palude delle parole perche’ non e’ successo nulla di grave, solo una sconfitta anche se inaspettata. Giusto soffermarsi sulle lacune mostrate dalla Fiorentina lunedì sera, ma dopo stop. L’avventura della Fiorentina e’ solo all’inizio, mancano 30 giornate alla fine (compresa questa) e non siamo a commentare una stagione disastrosa, tutto e’ ancora in gioco.
Ci mettiamo una settimana alle spalle che tra polemiche lagunari e caso Vlahovic, e’ sembrata la resa dei conti quando invece mancano ancora tanti numeri prima di tirare le somme. Si può chiacchierare, anzi si deve, ma non e’ possibile mettere in discussione il gioco di Italiano quando la partita del campionato e’ appena cominciata. Si può discutere la squadra, ma nel singolo episodio e non chiedersi al 23 ottobre se sia già tutto da rifare. Dovremmo ricordarci che le ricostruzioni, quando si viene da stagioni molto brutte, sono difficili, ancorché delicate. Beati quelli ai quali basta pensare che azzerando il contachilometri, con la nuova annata tutto si cancelli. Come se recuperare, ad esempio, 22 punti alla Roma, settima nel maggio scorso, qualificata per la Conference League, sia un esercizio di semplicità elementare. La Fiorentina ha davanti agli occhi un lungo percorso di risalita, più o meno accidentato.
Intanto occorre tanta pazienza perché gli alti e bassi sono all’ordine del giorno. Il domani viola passa anche dalla capacità di metabolizzare una battuta d’arresto come quella di Venezia, saperla digerire trovando però gli spunti giusti per convertirla in positivo, in vista del nuovo impegno. Il Cagliari di Mazzarri e’ in ripresa grazie alla prima vittoria in campionato ottenuta nell’ultima partita con la Samp. Per il tecnico di San Vincenzo, subentrato al fiorentino Semplici, in totale 2 pareggi, 2 sconfitte e appunto un trionfo.
Mazzarri e’ un grande allenatore, dal passato ricco di esperienze, meticoloso ed esperto nell’organizzazione della squadra, a partire dalla difesa. Ama attaccare, ma partendo sempre da una terza linea particolarmente attenta. Si trova molto bene quando deve affrontare formazioni, come quella viola, che tengono la difesa altissima. Italiano dovrà stare in guardia. Se giocheranno Keita e Joa Pedro, due giocatori veloci, la difesa viola dovrà stare pronta quando scatteranno le ripartenze brucianti.
Sottil squalificato, Kokorin uscito dai radar, l’attacco sara’ sulle spalle di Vlahovic. Nonostante tutto... Le strade de serbo e della Fiorentina si divideranno, ma non subito. C’e’ da arrivare a gennaio, intanto. Non e’ uno scherzo. E allora e’ meglio che si trovi un po’ di pace non per il bene di Vlahovic, bensi’ per la Fiorentina che, beninteso, conta piu’ di tutto e tutti. Come sempre sara’ il campo l’unico giudice attendibile. I tifosi sanno prima degli altri riconoscere chi da tutto in partita e chi meno. Vlahovic dovra’ continuare ad essere quello che e’ sempre stato: un professionista. E poi serviranno i suoi gol.
In mezzo al campo tornera’ Torreira. Un bel colpo di mercato che adesso deve diventare un valore aggiunto. L’uruguagio sarà la mente dei viola e di Italiano. Nel frattempo Pulgar recuperera’ dall’infortunio e non e’ escluso che in futuro i due possano essere utilizzati contestualmente. Tornerà la Fiesole e sarà emozionante. La Curva piu’ bella d’Italia manca da quasi due anni, un’ eternita’. E’ mancata a tutti, soprattutto alla squadra. La Fiorentina dovra’ riabbracciarla con una bella prestazione. La prestazione.