MERCATO E NON SOLO, LA FIORENTINA RESTA IN STAND-BY.
Un altro giorno è passato a Moena, senza che tuttavia arrivassero troppe novità. Nè dal mercato, nè tantomeno dalla proprietà che è comunque attesa tra domani e sabato in ritiro. La Fiorentina fatica a uscire dalle sabbie mobili delle ultime settimane, tra quello che è stato l'avvicendamento sulla panchina da Montella a Sousa, e il caso Salah che resta ancora ben lontano da una sua chiusura definitiva.
Resta lo stand-by la modalità che investe il mondo viola, visto che anche sul fronte Gomez l'accelerata del Besiktas non ha sortito sviluppi definitivi. Il tedesco non sembrerebbe così convinto della destinazione turca (nonostante le aquile di Istanbul stiano chiudendo anche per Quaresma) e quelle che erano le dichiarazioni della dirigenza, orientate alla partenza del tedesco, adesso sembrano scontrarsi con una cessione tutta ancora da definire.
E se in uscita molto deve ancora avvenire, anche in entrata i tempi risultano dilatati. Per Walace le richieste dal Brasile hanno congelato il suo arrivo in viola, e soltanto nuovi contatti con il suo procuratore potrebbero rischiarare gli scenari. Discorso simile anche per Sabelli, sul quale non manca la concorrenza. Sousa, per il momento, continua a sventolare fiducia, ma ogni giorno che passa è un giorno perso anche alla luce delle avversarie che attendono i viola negli Stati Uniti.
Ecco perchè adesso, davvero, è necessario l'intervento di Andrea Della Valle. Perchè il primo riferimento di una piazza in attesa resta sempre lui, e perchè lui per il primo ha il potere di spingere la tifoseria a concedere ulteriore fiducia a una squadra che a Moena ha dimostrato di essere sopratutto un cantiere aperto. Tra venerdì e sabato, al di là di un eventuale esordio in amichevole di Rossi, tocca ad ADV inventarsi la giocata vincente.
Tommaso Loreto - Direttore www.firenzeviola.it