MENTRE IL TOTTENHAM SI GODE KANE, LA FIORENTINA HA UNA ROSA EUROPEA TROPPO STRIMINZITA. SERVE PUNTARE SUI GIOVANI DEL VIVAIO. COME CAPEZZI, MEGLIO DI BADELJ
L'esplosione repentina, istantanea ed inattesa di Harry Kane al Tottenham fa sorgere un dubbio. Quando avrà, pure la Fiorentina, i suoi Uragani? La storia della punta degli Spurs, che forse qualcuno avrà già adocchiato sulle colonne di Tuttomercatoweb.com, è semplice. Puntero promettente, girovaga in prestito e mai matura. Così, l'ultima estate, Baldini lo mette sul mercato. Pensare che è stato vicino, un anno e mezzo fa, al Livorno, fa oggi sorridere. Ma per un milione di sterline nessuno lo prende, lui che è prodotto del settore giovanile dei londinesi. Così Pochettino non solo lo tiene in rosa ma pure lo culla, cresce e fa esplodere, in modo atomico, in prima squadra. E' il miglior marcatore stagionale in tutte le competizioni d'Inghilterra, meglio pure di Diego Costa e di Sergio Aguero, lui che i viola troveranno davanti proprio in Europa.
Ed in Inghilterra i Kane fioccano. Lì la politica sui giovani è cosa vera, non sbandierata come in Italia per poi essere soverchiata dall'ultimo straniero che passa. Il fatto che a Firenze giochi un'internazionale, coi soli Aquilani, Pasqual, Rossi, Diamanti e Gilardino di italiani, mette in fondo tristezza. E la mancanza di pianticelle dal proprio vivaio si riflette anche sulla lista per l'Europa League. Perché se l'Inter riprende Santon anche per questo, se molti si italianizzano proprio per scampare al problema, la Fiorentina è ben indietro: Diamanti e Gilardino non possono giocare in Europa per le regolamentazioni della competizione e Montella mette in lista solo 21 giocatori e nella lista B, ovvero quella riservata agli under ed ai cresciuti nel vivaio, ci sono solo Bernardeschi e Babacar della prima squadra.
Sicché, per gli anni che verranno, è giusto guardare anche alla Primavera ed al Viareggio, osare e lanciare questi ragazzi, piuttosto che prendere lo straniero di turno. In soldoni: non era meglio Capezzi che Badelj, per quel che sta facendo l'ex Amburgo? Però di giovani e tra i giovani, qualcosa cresce. Minelli è destinato ad una carriera importante, in ottica europea sarebbe pure giusto che imparasse da oggi dai grandi piuttosto che fare il classico percorso Primavera-prestito in B-prestito in A e prima squadra. Altrimenti la lista per l'Europa sarà sempre un problema e lo stesso vale anche per Mancini, ieri straordinario al Viareggio e difensore già pronto per il salto tra i grandi. Sì, magari non per quello alla Fiorentina, ma far di necessità virtù non guasterebbe. Per chiarire, ecco il regolamento. Ogni società è tenuta a presentare due liste (A e B): nella prima possono essere inseriti al massimo 25 elementi, con minimo due portieri e almeno otto ragazzi che siano cresciuti nel proprio vivaio o in quello nazionale. La lista B, al contrario, non ha alcun limite e al suo interno possono essere registrati tutti quei giocatori che sono nati successivamente l'1 gennaio '93 e tesserati col club per almeno due anni, a partire dal 15esimo compleanno. A gennaio, invece, i cambiamenti (e da qui Salah, che ha chiesto espressamente di poter giocare in Europa, e da qui il no a Diamanti): dentro tre giocatori, fuori altrettanto, stanti sempre le restrizioni di cui sopra più gli altri cavilli sul fatto di non dovere aver giocato la competizione con un'altra squadra. E mentre il Tottenham mette in mostra Kane, la Fiorentina ha una rosa striminzita di 21. Era meglio un Capezzi di un Badelj, per intendersi. Magari il rendimento sarebbe stato pure migliore. Sicuramente, ci sarebbe stato spazio anche per Diamanti...
PS - Scusate il ritardo di qualche minuto. Ma Er Viperetta a Sanremo ha rapito anche me.
Di Marco Conterio
Caporedattore, Tuttomercatoweb.com