LA MATURITÀ RAGGIUNTA E I MERITI DI ITALIANO: LA RINASCITA VIOLA PASSA DALLA GESTIONE DEL GRUPPO

21.03.2023 11:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
LA MATURITÀ RAGGIUNTA E I MERITI DI ITALIANO: LA RINASCITA VIOLA PASSA DALLA GESTIONE DEL GRUPPO

La tentazione è forte, e d’altronde una striscia da 7 vittorie consecutive (da dividersi tra i 4 successi in campionato e i 3 in Conference League) non può che anticipare un forte ritorno di entusiasmo. Il modo in cui la squadra di Italiano porta a casa gli ultimi punti prima della sosta certifica la crescita di un gruppo che ha ritrovato piena fiducia nei propri mezzi, con la differenza principale rispetto al passato che oggi sembra riguardare una fase difensiva di ben altro spessore, e comunque rinfrancata dal binomio di mediani piazzati davanti al reparto. 

Se nel girone d’andata la Fiorentina aveva pagato un dazio importante in termini di punti a causa della sterilità dell’attacco, adesso segnare ai viola è diventato molto più complicato, e allora può bastare anche una deviazione come quella del terzino del Lecce Gallo per portare a casa i tre punti.

Insomma nell’evoluzione di una stagione fuori da qualsiasi logica, e pure da ogni tipo di precedente, è sull’aspetto mentale che Italiano è riuscito a intervenire con la massima efficacia, tenendo l’intero gruppo sul pezzo anche grazie a un turnover al quale non ha mai rinunciato. Una delle critiche più gettonate degli scorsi mesi era quella relativa a un gruppo di titolari difficile da individuare, almeno in base alle continue turnazioni di formazione, oggi il punto di forza di questa Fiorentina è l’ampiezza della rosa che Italiano ha saputo valorizzare gara dopo gara, senza lasciar nessuno indietro nelle gerarchie ma anzi rivitalizzando chi pareva rimasto impantanato in troppe difficoltà.

Emblematico il modo in cui Cabral ha trovato maggiori sicurezze dentro l’area di rigore, altrettanto la sintonia sviluppatasi tra Amrabat e Mandragora diventati in fretta imprescindibili per il centrocampo, così come dietro tra Quarta, Igor e Milenkovic un po’ tutti sembrano essersi ritrovati, segnali di una coesione che non è venuta meno e che adesso può diventare nuovo punto di forza in vista di un mese fondamentale come sarà quello di aprile.

Nel tour de force che attende i viola dalla ripresa del campionato si mischieranno gare di coppa e sfide importanti in ottica classifica, e soprattutto in termini di gestione delle forze sarà fondamentale aver il maggior numero possibile di alternative a disposizione. Anche perchè i prossimi saranno esami decisivi per una lettura definitiva della stagione viola. Un’annata ancora indecifrabile a giudicare dalla distanza che corre tra il rendimento attuale e quello dei primi mesi, ma pur sempre aperta a qualsiasi tipo di finale, inclusa la versione più lieta (e trionfale) che tutti già immaginano ma che - giustamente - nessuno vuol ancora sbandierare in attesa di prossime (e più complesse) conferme in arrivo dal campo.