L'EMOZIONE VIOLA E LA METAMORFOSI DI ITALIANO. UNA VITTORIA DA GODERE, I PIEDI PER TERRA E LA VOGLIA DI STUPIRE: QUESTA FIORENTINA PUÒ DIVENTARE LA SORPRESA DEL CAMPIONATO

12.09.2021 00:16 di  Leonardo Bardazzi   vedi letture
L'EMOZIONE VIOLA E LA METAMORFOSI DI ITALIANO. UNA VITTORIA DA GODERE, I PIEDI PER TERRA E LA VOGLIA DI STUPIRE: QUESTA FIORENTINA PUÒ DIVENTARE LA SORPRESA DEL CAMPIONATO

Godiamocela tutta questa vittoria, come ha fatto Rocco Commisso, quasi in lacrime negli spogliatoi. La Fiorentina emoziona e gioca come non faceva da una vita, la Fiorentina ha cuore e polmoni, idee, carattere e soprattutto un gruppo coeso che gioca insieme, coinvolto e motivato dalla guida perfetta di Italiano, il vero artefice di questa rinascita viola. 

Battere l’Atalanta vale doppio e non solo per la rivalità accesa tra le tifoserie e con Gasperini, ma soprattutto perché dà consapevolezze diverse e dice chiaro e tondo che la Fiorentina è sulla strada giusta. La squadra gioca col sorriso sulle labbra, rischia, fa anche tremare gli avversari e allo stesso regala la consapevolezza che qualcosa di bello possa sempre accadere. A Roma era stata tradita dai sentimenti, ieri ha avuto quel pizzico di fortuna che ogni tanto serve per regalarsi certe imprese. La vittoria però è figlia di Italiano, che come Kafka è riuscito in una metamorfosi da analizzare a fondo. Fin dal primo giorno ha saputo quali tasti premere con la squadra, cosa dire e fare per far rendere al meglio chi arrivava da due anni bestiali. Le scelte di ieri vanno in questo senso, perché con lui gioca solo chi lotta in allenamento e dimostra di aver capito cosa fare in partita. Ora c’è un gruppo che guarda in un’unica direzione, che accetta le scelte e insegue un obiettivo: stupire. E’ la sfida bellissima che si è messa in testa la Fiorentina e che Firenze non vedeva l’ora di accettare

La vittoria di Bergamo poi ha il volto felice di Dusan (stiamo parlando di un ragazzo di 20 anni che nell’anno solare ha segnato meno soltanto di Lewandowski, Messi e Haaland!), cecchino infallibile nonostante i beceri insulti piovuti dalle tribune e quello sudato dei gregari, splendidi nell’aiutare la squadra nel momento decisivo. Un esempio è Terracciano, diventato San Pietro nel finale di sofferenza, l’altro è Duncan, titolare a sorpresa e ora risorsa aggiunta di una squadra sempre più solida, senza dimenticare Igor, ottima spalla del guerriero Milenkovic, e Amrabat, finalmente presente e soprattutto solido nell’arrembaggio atalantino degli ultimi minuti. Spendida anche la partita di Odriozola, corridore e grintoso su Zapata quando serviva. Sottil invece ha uno scatto bruciante e mezzi devastanti, ma almeno ieri ha sbagliato scelte e conclusioni. Serve tempo e pazienza, e avrà entrambi: in una squadra così, anche i giovani potranno crescere con calma. In bocca al lupo invece a Lollo Venuti, capitano vero nel rimetterci una spalla pur di salvare la baracca. E tanti saluti al Gasp, che col telefonino in mano si potrà tranquillamente rivedere una gran bella Fiorentina esultare nel suo stadio

Per gli eccessi c’è tempo, siamo a Firenze ed è bene tenere i piedi per terra e pensare alla prossima. Ma una cosa la possiamo dire: quest’anno ci divertiremo. Perché questa Fiorentina ha tutta l’aria di essere una delle sorprese più belle di questo campionato.