ITALIANO, TEDESCO E SICILIANO CHE VUOL ESSERE BOEMO
Alla presentazione alla stampa del nuovo tecnico viola, Vincenzo Italiano, qualcuno domandò cosa gli avesse detto al primo contatto Rocco Commisso, l’allenatore svelò come il patron gli avesse domandato con una battuta: ‘sei italiano tedesco e siciliano, cosa ti senti di più?'
Rocco giocava sul fatto che Italiano di cognome, di famiglia siciliana, nacque per caso a Karlsruhe in Germania poiché i genitori andarono a trovare i nonni ivi emigrati per lavoro, venuto al mondo il pargolo la famiglia tornò in Sicilia dove Vincenzo crebbe e prosperò diventando l’uomo che è adesso.
La domanda però, anzi il domandone, viene spontaneo: ci è o ci fa?
Già perché dalle cronache montane della Fiorentina targata Vincenzo Italiano, sembra quasi che egli strizzi l’occhio ad un’ulteriore connotazione geografica.
Dal campo infatti, durante gli intensi allenamenti ( in effetti già dalla prima amichevole si è visto che i carichi sulle gambe dei giocatori viola sono piuttosto pesanti), si odono le sue parole del tipo: "attenti che finite in tribuna se non fate pressing". I calciatori poi, certificano la fatica che Italiano pretende da loro: "torno in camera gattonando", dichiara Saponara. "Ora ci si allena davvero" gli fa eco Sottil. Intanto il mister si inalbera platealmente se vede i suoi centrocampisti che si schiacciano troppo all’indietro: "se non fate i giusti movimenti a questo (indicando Vlahovic) gli tocca fare 21 gol anche quest’anno".
La sensazione, aggiungendo quella promessa pubblica di Italiano: "puntiamo a fare 30 gol quest’anno", è che il nuovo allenatore viola strizzi consapevolmente l’occhio ad un grande mito del calcio italiano, quello Zdenek Zeman che malgrado una carriera girovaga, non è mai passato per Firenze, anche se molti nel popolo viola ( compreso chi scrive) avrebbero gradito fare almeno un giro di valzer con lui.
Insomma Vincenzo Italiano starebbe giocando col mito tentando di accreditarsi, almeno a parole, come un novello boemo, aggiungendo così un’altra patria alla sua già folta lista, per adesso gli manca solo la sigaretta, irrinunciabile per lo Zeman originale. A Italiano piacciono le frasi lapidarie, gli slogan e quindi giocando anche noi con le parole, potremmo dire che: Se l’anno scorso il centravanti viola era Vlahovic… ‘se Guardiola dice che il centravanti è lo spazio, allora per Italiano il centravanti dovrà essere il Gioco, possibilmente pure bello’.
Certo va bene la fiducia, e onestamente Italiano la attira e la merita ( vista la sua carriera), ma per sembrare davvero come Zeman, per far divertire come fece divertire lui nei suoi anni migliori, bisogna attendere la prova del campo, siamo consapevoli di dire una banalità, ma è buona norma viga il principio di massima prudenza, anche perché poi è un attimo vedere la punta solitaria e spersa nell’aria altrui, stitica che manco le fave di fuca o la Dolce Euchessina, è un attimo vedere le difese a 5 cristiani, i cambi conservativi e l’armamentario vario degli allenatori impauriti.
Comunque per ora, nel calcio parlato sotto l’ombrellone, che si sia o non si sia davvero sotto l’ombrellone, è sacrosanto e meraviglioso divertirsi a credere un po’ a tutto.
E noi ci crediamo.