ITALIANO, SLITTA L’ANNUNCIO: DETTAGLI DEL CONTRATTO DA LIMARE. DIFENSORE, MEDIANO, PUNTA: PRIORITÀ. GRILLITSCH, ANCORA NON È FATTA. ASSALTO A PINAMONTI, SERVONO 20 MILIONI
In tanti si domandano perché ancora non sia arrivato l’annuncio del rinnovo di Italiano, dopo il summit decisivo a Milano tra il suo procuratore, Ramadani, e i manager viola. Le cene, per altro ormai copiose, tra allenatore e dirigenza contano solo per stimolare il palato, non sono determinanti ai fini dell’accordo. Sono trapelate, è vero, indiscrezioni di chiusura, ma ancora la firma non è arrivata. E questo è un dato incontrovertibile. Non dovrebbero esserci grandi problemi però qualcosa su cui discutere sembra esserci. Tecnicalità legate al contratto anche per la parte economica. Una distanza ancora da colmare.
Quello magari che induce all’ottimismo, circa la bontà del verdetto finale, è l’interesse condiviso: nessuno si può permettere che la storia finisca male. In primis la Fiorentina che si troverebbe spiazzata: sarebbe un clamoroso autogol per una società che si è rimessa bene in carreggiata dopo due stagioni da dimenticare. Nè per Italiano che a Firenze ha gettato le basi per un lungo cammino e che finirebbe per perdere una grande occasione. Il campionato appena concluso, infatti, sul piano tecnico e tattico, rappresenta una base solidissima su cui lavorare a fondo. Attendiamo fiduciosi la nota ufficiale del club che annunci al mondo il rinnovo di Italiano.
Forse saranno sei i volti nuovi della Fiorentina, magari sette a seconda di quale piega prenderà il mercato, ma di sicuro le priorità sulle quali non si può discutere sono un difensore, un centrocampista e un attaccante. Ruoli troppo delicati, punti strategici di una squadra.
Non è detto che Milenkovic parta, ma è un’ipotesi da alimentare ad un anno dalla scadenza del contratto. Attenzione però alle sorprese positive: anche 12 mesi fa di questi tempi il serbo era sicuro di andarsene, poi arrivò Italiano che lo convinse a restare e a credere in questa visione di calcio. I fatti hanno dato ragione a entrambi. Ora siamo dentro ad una situazione simile. L’Inter è in pole per il serbo, ma i rapporti tra viola e nerazzurri non sono idilliaci. Ci sono stati scontri anche in Lega nel passato più o meno recente. Molto meglio se a trattare ci fosse la Juventus, club con il quale c’è tanta rivalità in campo e tra tifosi, ma non tra dirigenti. Chiesa e Vlahovic, una manovra da 150 milioni, sono la certificazione della diplomazia tra i vertici aziendali.
I bianconeri in passato si erano avvicinati a Milenkovic, adesso sembrano più defilati. Chissà. I manager viola vogliono tenere botta, insomma provare a portare a casa almeno 10-12 milioni. Sarebbe un buon risultato alla luce di un rapporto che si esaurirà nel 2023. Con l’Inter, come spiegato, feeling scarso o inesistente, ma il denaro non ha odore come raccontavano duemila anni fa i nostri padri fondatori. In nome degli affari si più fare tutto e di più. Anche gli accordi più assurdi posso sbocciare in un battito di ciglia. Se Milenkovic vorrà andare all’Inter vedrete che alla fine ci andrà. Il tema, però, è con chi sostituirlo. Per ora non ci sono candidati concreti all’orizzonte.
A centrocampo anche Wikipedia scrive che Florian Grillitsch è ormai viola. Non sarebbe la prima volta che l’enciclopedia di internet spara una bufala, ma che il giocatore è veramente nella testa dei viola. È molto vicino anche se ancora non è tutto definito. Ci vuole prudenza prima di dire che è fatta. Considerando, però, quanto è stimato dalla Fiorentina una soluzione dovrà saltare fuori. Anche in questo caso non resta che attendere. L’austriaco non è proprio un regista, ma a centrocampo può fare tutto o quasi. Più specifico nel ruolo il ragazzo prodigio della Juventus Nicolò Fagioli, gioiello reduce da un anno magnifico alla Cremonese e con un futuro radioso nel calcio. Ci sarebbe anche Maggiore che Italiano conosce molto bene per averlo allenato due stagioni fa a La Spezia.
E siamo all’attacco, un reparto importantissimo, diremmo vitale. A Italiano piace molto Pinamonti e non è un mistero. Ma non può essere una grande notizia visto che chiunque abbia un minimo di dimestichezza col calcio ha una predilezione per questo ragazzone del ’99, scuola Inter, con lo straordinario vizio del gol, prima ancora della bella giocata. Serve un investimento ingente, almeno 20 milioni, ma i soldi non si perdono perché coi giovani, spiegano i vecchi saggi del pallone, non ci si rimette mai. Vai a dar loro torto.