ITALIANO FRENA L’EUFORIA, FA BENE. E’ UTILE PER EVITARE TRAPPOLE. QUESTE LE SFIDE CHE FANNO LA DIFFERENZA. GONZALEZ & VLAHOVIC: ASSIST E GOL. IL SERBO ALLA CACCIA DI RONALDO. RIBERY TORNA AL FRANCHI
C’è una squadra, la Fiorentina, reduce da 2 vittorie consecutive e che staziona al quinto posto in condominio con la Juventus. Ha entusiasmo da prestare a chiunque ne avesse bisogno e per non farsi mancare nulla ha un centravanti che nel 2021 tra campionato e coppa ha scaraventato 32 palloni in rete.
E c’è una squadra, la Salernitana, invece, che ne ha altre 19 in classifica sulla testa, viaggia col peggior attacco del campionato (11 gol all’attivo), ha meno tiri di tutti nello specchio (46) e pur avendo già avuto due allenatori - Castori e adesso Colantuono - non è riuscita a cambiare di una virgola la tendenza: una vittoria, un pari e sei sconfitte a testa (anche la differenza reti uguale, meno 11), per il primo e per il secondo tecnico.
Se ci fermassimo a questi numeri, nel presentare la sfida dovremmo dire: troppo forte la Fiorentina, troppo debole la Salernitana.
Ecco, Italiano ha fiutato l’aria dell’ambiente, quella classica da vittoria annunciata e giustamente ha richiamato tutti alla massima attenzione, stoppando l’euforia, come un centrale difensivo in marcatura preventiva sul centravanti. Italiano conosce benissimo il calcio per non sapere che taluni partite, tipo quella di oggi, sono spesso sinonimo di trappole. Imboscate che possono fare molto male. L’entusiasmo è un carburante eccezionale, ma va gestito. Proprio ora che la Fiorentina deve andare col turbo fino alla sosta di Natale, acchiappando più punti possibili, senza la minima distrazione. Giocare col Milan o con la Salernitana con la medesima modalità. I valori pendono dalla parte dei viola, ma vanno messi in mostra e non solo enunciati. Il campo è l’unica cosa che conta.
La Fiorentina se vuole davvero darsi una dimensione diversa e migliore, alimentando sogni continentali, ha il dovere di non sbagliare partite come questa. Perché poi arriveranno tempi più duri. E’ rispettando l’avversario che si diventa veramente grandi. Come se la Salernitana fosse prima e non ultima in classifica.
I viola dovrebbero giocare con Terracciano al posto ancora di Dragowski non convocato, Odriozola, Milenkovic, Quarta e Biraghi in difesa. Nel mezzo Torreira con Bonaventura e Maleh (o Duncan), davanti Gonzalez, Vlahovic e Saponara (Sottil). Sono fuori ancora Nastasic e Castrovilli.
Il tandem offensivo Gonzalez&Vlahovic è sempre più interessante. Una società in cui uno si occupa degli assist, Nicholas è già a quota 3 su 11 gare giocate, mentre l’altro dei gol. In campionato Dusan ne ha già fabbricati 13 (5 rigori e anche 2 assist). La loro intesa cresce in modo esponenziale, sono ben assortiti. Sull’altro lato se ci sarà Saponara, la qualità non mancherà. Altro uomo capace di inventare gol bellissimi e soprattutto assist vincenti.
Vlahovic è lanciato alla caccia di Ronaldo: se consideriamo, infatti, l’anno solare solo per il campionato negli ultimi 60 anni meglio del serbo (già 30 gol, come detto), hanno fatto soltanto il fuoriclasse portoghese (nel 2020 sono state 33 le reti con la Juventus) e Luca Toni (nel 2005, 31 gol con Fiorentina e Palermo).
Alle 15 rivedremo sbucare dal tunnel sotto la Fiesole un vecchio amico, Frank Ribery. Probabilmente si emozionerà perché Firenze per lui, seppur tappa breve, ha significato qualcosa di importante. Non c’è altro da aggiungere, il campione lo conosciamo tutti. Il suo orgoglio verrà fuori, ma sarà fronteggiato da Milenkovic e Quarta. Anche per Frank non sarà semplice.
Complimenti, accompagnati da un gran sorriso, per Aquilani e suoi ragazzi. Seconda vittoria nel 2021: dopo la Coppa Italia è arrivata la Supercoppa Italiana nella difficilissima finale di Empoli. Gli azzurri avevano vinto lo scudetto contro l’Atalanta. E’ il terzo trofeo per Rocco Commisso, sempre grazie al suo vivaio. Questi trionfi sono di tutto il movimento giovanile viola. E allora, applausi, forti.