ITALIA CAMPIONE COME NEL ‘68. PARTE LA STAGIONE DEL RISCATTO: TRENTA VIOLA TRA DUBBI E SPERANZE. ITALIANO INIZIA LO SCOUTING DEL RITIRO. DA SENSI A ZACCAGNI, IL VALZER DI NOMI. GONZALEZ, PEZZELLA E QUARTA VINCENTI. ANTOGNONI, TRA POCO LA VERITÀ

12.07.2021 11:05 di  Mario Tenerani   vedi letture
ITALIA CAMPIONE COME NEL ‘68. PARTE LA STAGIONE DEL RISCATTO: TRENTA VIOLA TRA DUBBI E SPERANZE. ITALIANO INIZIA LO SCOUTING DEL RITIRO. DA SENSI A ZACCAGNI, IL VALZER DI NOMI. GONZALEZ, PEZZELLA E QUARTA VINCENTI. ANTOGNONI, TRA POCO LA VERITÀ
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Falsini

L’Italia sul tetto d’Europa a 3 anni dalla disfatta del Mondiale. Campione continentale come nel ’68: allora era stato Ferruccio Valcareggi a regalare questo grande trofeo, stavolta Roberto Mancini che proprio venti anni fa vinceva la Coppa Italia con la Fiorentina anche se in finale i viola erano stati trascinati da Terim. In questa Italia c’è un pizzico di Fiorentina con Gaetano Castrovilli che ha collezionato pochi minuti nella competizione, ma ha partecipato alla spedizione. Il calcio italiano ha rialzato la testa. Speriamo che anche il campionato possa crescere come la Nazionale. 

Così ci siamo, si riparte. Raduno a Firenze, da sabato prossimo a Moena, tamponi, vaccini, dubbi, speranze e pensieri di mercato. Tra fantasia e realtà. Parte la stagione 21/22, quella che vorremmo definire del riscatto. Dopo tre annate da brividi, un film di Dario Argento, Firenze meriterebbe qualcosa di più. Possibilmente di meglio. 

Il ventaglio delle suggestioni è variegato, piuttosto che ampio. Ci sono coloro che sognano l’Europa, come ogni anno, anche se il traguardo viene puntualmente disatteso. E quelli che si accontenterebbero di un campionato estetico, nel senso del gioco, e divertente senza esagerazioni per quanto concerne la classifica. Un piazzamento sopra il decimo posto, con un vista sull’Europa, senza bisogno di un cannocchiale. Giusto per gettare le basi di un’altra stagione, la 22/23, che dovrebbe davvero riportare a passo di carica i viola nelle gare continentali. 

Correnti di pensiero, modalità diverse di intendere il calcio, tutte legittime, tutte con un loro ragionamento di concretezza. 

Dei 48 giocatori attualmente in rosa, Italiano ne ha chiamati 30, una sorta di casting perché da qui all’inizio del campionato la Fiorentina cambierà ancora pelle. Il tecnico passerà ai raggi questa rosa, valutandola giorno dopo giorno. Mercoledì sarà il giorno dell’inizio dei lavori al Centro Sportivo Astori. 

Per il mercato vero, al netto del colpo Gonzalez, bisognerà aspettare ancora. Forse la fine del ritiro di Moena. Capire se Milenkovic se ne andrà oppure se Pezzella resterà. Girandola di nomi anche in difesa, ne abbiamo parlato, ai quali si potrebbe aggiungere Cistana, vecchio obbiettivo della Fiorentina. A centrocampo l’operazione regista è troppo importante, ecco perché cognomi illustri come quello di Sensi continuano a girare, al netto dei tanti infortuni subiti dall’interista. Ma sul suo valore pochi dubbi, anzi zero. Inutile insistere anche se le voci sono tante: fino a quando il manovratore non accenderà il semaforo verde, parliamo di Italiano, pochissime certezze. 

I rumors si rincorrono, Zaccagni è un esempio illustre. Calciatore interessante, pochi dubbi anche in questo caso. 

Complimenti ai tre viola che hanno sollevato la Coppa America, Quarta, Pezzella e Nico Gonzalez. Chi è stato utilizzato abbastanza, chi poco, non conta: hanno vinto insieme a Messi e Di Maria con l’Albiceleste, le chiacchiere stanno a zero. Un trofeo che mancava all’Argentina dai tempi di Batistuta, tanto per schiarirsi le idee. 

La settimana inizierà col caso Antognoni, col summit tra Giancarlo e la società. Il Capitano alla Rai è stato stringato, “spero l’incontro sia positivo”, ha detto. Auspicare è un conto, credere è un altro. Aspettiamo la verità, l’esito definitivo di questa partita della quale avremmo fatto volentieri a meno. Siamo tutti in apnea. Di sicuro, comunque finirà questa storia, Antognoni sceglierà la via della trasparenza e della chiarezza. Nessun nuovo Gattuso, così ci capiamo subito.