IL MISTERO MARIN: DALL'ARRIVO ALL'INSAPUTA DI MONTELLA AD UN ADDIO INSPIEGABILE. IL PUNTO SULLE CESSIONI. PER FIORENTINA-ROMA UN ARBITRO ALL'ALTEZZA

21.01.2015 00:00 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
IL MISTERO MARIN: DALL'ARRIVO ALL'INSAPUTA DI MONTELLA AD UN ADDIO INSPIEGABILE. IL PUNTO SULLE CESSIONI. PER FIORENTINA-ROMA UN ARBITRO ALL'ALTEZZA

La prima cessione è stata fatta: Marko Marin è ormai un giocatore dell’Anderlecht e già nella giornata di ieri ha lasciato Firenze per iniziare la sua nuova avventura. Un addio di cui si era già parlato a lungo ma che di fatto ha lasciato sorpresi un po’ tutti i tifosi viola, che del tedesco ricordano appena le quattro presenze in Europa League condite da due reti. Nessuna presenza in campionato, né dal primo minuto né a gara in corso. Una scelta, per carità, legittima da parte di Vincenzo Montella, che nei confronti dell’ex Werder ha sempre avuto più di una riserva, soprattutto sotto il profilo tecnico-tattico (e fisico) del giocatore. 

Marin infatti - ormai è risaputo - è approdato a Firenze nella scorsa estate all’insaputa dell’aeroplanino, un acquisto perfezionato in poche ore e portato avanti dal presidente esecutivo Mario Cognigni in coabitazione con il procuratore del fantasista Fali Ramadani, nome già noto nelle pagine della recente storia viola che nel dicembre 2013 era stato peraltro “assoldato” dalla società di Viale Fanti per scandagliare il mercato dell’est Europa (guarda QUI la foto del documento ufficiale), un lavoro di setaccio che ha poi portato alla corte di Montella Ciprian Tatarusanu: un grande colpo per la Fiorentina, dato che il portiere titolare della Romania è approdato in viola a parametro 0.

Montella, quindi, a metà dell’agosto scorso - con l’ennesimo dramma legato a Giuseppe Rossi appena iniziato - si è ritrovato a disposizione lo “scricciolo” nato in Bosnia ma naturalizzato tedesco: un giocatore con le caratteristiche di Pepito, dalle tante potenzialità ancora inespresse ma nel pieno recupero da un brutto infortunio patito il 14 maggio col Siviglia nella finale di Europa League. La strada verso il ritorno è lunga ma Montella dopo tanti mesi decide di dargli fiducia in Europa League, dove - come detto - Marin ha collezionato le sue uniche presenze in viola, lasciando peraltro un bel ricordo. Che cosa abbia spinto il tecnico viola ad avallare la cessione di Marin (al di là dell’aspetto tecnico) resta forse uno dei (tanti) misteri di questa particolarissima stagione, un anno in cui la Fiorentina - tra mille difficoltà, polemiche interne ed esternazioni fuoriluogo (ultime in ordine di tempo quelle del capitano Pasqual) - si trova a -3 dal terzo posto

Adesso però è tempo di continuare a sfoltire la rosa: l’idea di cedere Cuadrado già a gennaio, per il momento, è una bomba arrivata direttamente dalla Premier e come tale va trattata. Anche perché prima che i blues si possano eventualmente permettere un esborso pari alla clausola che lega JC11 alla Fiorentina, Abramovič dovrà preoccuparsi di vendere almeno Salah e Schürle: due fronti ancora in sviluppo. I nomi più caldi in partenza da Firenze restano pertanto quelli di Hegazi (interessa al Bologna), Ilicic (per il quale il Toro sta tentando di alzare l’offerta) e Brillante, per il quale c’è in programma un incontro con l’Empoli a breve termine. Ma occhio alla B e alla Premier.

PS: un post sciptum è doveroso dopo quanto l'Italia intera ha potuto vedere ieri sera sulle frequenze di Rai2, nel corso di Roma-Empoli. Gli azzurri, a 5' dai calci di rigore, hanno subito una clamorosa svista arbitrale e sono stati immeritatamente eliminati dalla Coppa Italia per un rigore inventato dall'arbitro Di Bello e realizzato da De Rossi. La speranza è che domenica sera, quando i giallorossi arriveranno al Franchi, la direzione arbitrale possa essere quanto meno all'altezza...