IL CASTING DI CORVINO E' FINITO: PRESI CONTATTI CON TANTI TECNICI MA LA FIORENTINA NON E' LA PRIMA DEL DOMINO. BERNARDESCHI: LA JUVENTUS RESTA DAVANTI A TUTTI

Nato il 5 maggio 1985 a Firenze, è caporedattore di Tuttomercatoweb.com. Già conduttore di Radio Sportiva e firma de Il Messaggero e La Nazione, è voce e speaker di TMW Radio.
14.04.2017 00:01 di  Marco Conterio  Twitter:    vedi letture
IL CASTING DI CORVINO E' FINITO: PRESI CONTATTI CON TANTI TECNICI MA LA FIORENTINA NON E' LA PRIMA DEL DOMINO. BERNARDESCHI: LA JUVENTUS RESTA DAVANTI A TUTTI
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© foto di Federico De Luca

Il casting è finito ma per andare in pace ci sarà tempo. Anche perché questa è una parola che ha pochi echi e riscontri a Firenze negli ultimi tempi. Campagne acquisti stonate, un allenatore che parla di Fiorentina non sua, di cose per cui sorridere ci sono semmai gli ultimi risultati ma la classifica recita comunque ottavo posto e non certo lotta per la Champions League. I tempi dell'era Prandelli, comunque, sono andati e passati, adesso la dimensione viola del club dei Della Valle è inferiore rispetto al recente passato. E' già futuro e, per tornare al discorso di cui sopra, Pantaleo Corvino ha concluso la prima parte del casting per la successione di Paulo Sousa.

Il dg ha già preso contatti con tutti gli allenatori di cui parliamo da tempo: ha sentito Marco Giampaolo, convinto però dal progetto Sampdoria. Ha gettato le basi per un discorso, complicato e irrealizzabile, con Maurizio Sarri. La proprietà ha pensato a Luciano Spalletti e il tecnico della Roma si è confrontato con Corvino (ma, ad oggi, il futuro dice Tottenham). Ci sono state telefonate e incontri con Rolando Maran, Stefano Pioli, Eusebio Di Francesco, Leonardo Semplici, Gigi Di Biagio e via discorrendo.

Il punto è che la Fiorentina non è una delle prime ruote del gran carro Serie A. Aspetta paziente, ora, Corvino, che le altre grandi si decidano. Che sciolgano il nodo e il rebus allenatore e, di conseguenza, la Fiorentina potrà pescare il suo dal mare magnum della scuola tecnici italiana. Spalletti che lascia Roma apre un domino europeo, tra Londra, Parigi e non solo. L'Inter deve prima capire che fare di e con Pioli, per poi muovere altre potenziali pedine in giro per l'Europa. Per questo è complicato puntare l'indice su un nome certo, sicuro. Le certezze: il sogno dei Della Valle, complicato, quasi irrealizzabile, è Spalletti. Quello di Corvino era Sarri, il nome che metterebbe tutti d'accordo (ma i tempi dell'Inter rischiano di complicare tutto) è Pioli e quello più facile da raggiungere è Di Francesco. Il Sassuolo spera di trattenerlo ma intanto ha già parlato con Prandelli, anche se ieri Squinzi ha detto di non attendersi sorprese.

Poi Federico Bernardeschi. Il rinnovo, ancora, non arriva. L'agente del giocatore presto tornerà a Firenze per confrontarsi con la Fiorentina. Che è pronta a mettere sul piatto 2,5 milioni per cinque anni, sicuramente meno di quelli che la Juventus ha già prospettato a un Bernardeschi effettivamente tentato dall'ipotesi. In Corso Galileo Ferraris si continua a respirare fiducia a riguardo ma per il 10 viola ci sono stati contatti di mercato concreti anche con l'Inter. Quel che sarà è presto per dirlo, visto che la decisione è tutta nella testa del giocatore. Però il progetto bianconero e la fiducia della Juventus fanno pensare che, ad oggi, la Vecchia Signora sia avanti. Servirà più di un quinquennale a cifre importanti per convincere Bernardeschi a restare a Firenze.