IKONÉ È VIOLA. OGGI VISITE MEDICHE, DAL 29 IN CAMPO. CENTRAVANTI, NUOVE IDEE. BRUTTA FIORENTINA, UN PUNTO GRAZIE AL CARATTERE. SQUADRA STANCA, IL TURN OVER PENALIZZA. MA È UN’ANDATA SUPER

23.12.2021 10:52 di  Enzo Bucchioni  Twitter:    vedi letture
IKONÉ È  VIOLA. OGGI VISITE MEDICHE, DAL 29 IN CAMPO. CENTRAVANTI, NUOVE IDEE. BRUTTA FIORENTINA, UN PUNTO GRAZIE AL CARATTERE. SQUADRA STANCA, IL TURN OVER PENALIZZA. MA È UN’ANDATA SUPER

Jonathan Ikonè, francese di 23 anni, è un nuovo giocatore della Fiorentina. Avevamo scritto nell’ultimo editoriale di martedì scorso che sarebbe stato annunciato a ore e ieri puntualmente ci ha pensato l’allenatore Italiano a ufficializzare l’arrivo del quinto esterno che aspettava dall’estate scorsa. E che esterno, mi viene da dire…

Ikonè è indubbiamente un grande colpo. Giocatore dalle qualità tecniche sopraffine, è rapido, salta l’uomo, ha velocità e fantasia, ricopre tutti i ruoli d’attacco anche se preferisce giocare sull’esterno destro. Scuola Paris Saint Germain, dopo alcuni prestiti è stato ceduto al Lille. Ha giocato quest’anno anche cinque partite in Champions League, segnato un gol e regalato due assist. Ha già debuttato, nel 2019, nella nazionale maggiore francese di Deschamps dove ha giocato quattro volte segnando un gol.

La Fiorentina dopo un screening su diversi esterni che sono stati valutati nei mesi e dei quali vi abbiamo raccontato, da Orsolini a Deulofeo e altri, aveva ristretto da diverso tempo le sue attenzioni su Berardi e Ikonè portando avanti parallelamente le due trattative.

Le difficoltà con il Sassuolo e la più giovane età di Ikonè hanno fatto fare una virata decisiva sul francese circa un mese fa. Dopo aver raggiunto l’accordo con il giocatore che guadagnerà circa due milioni con i bonus per cinque anni, nei giorni scorsi s’è chiusa anche la non facile trattativa con il Lille. Alla società dovrebbero andare circa sedici milioni e mezzo, più diversi bonus che dovrebbero portare alla fine una ventina di milioni nelle casse francesi e infine il quindici per cento sulla futura rivendita.

Milioni che alla fine non sono tanti per il valore di Ikonè che l’anno scorso era arrivato ad avere anche una valutazione vicina ai trenta milioni. Quindi un ottimo acquisto in tutti i sensi, ha i requisiti che piacciono a Rocco Commisso, giocatore giovane, con qualità e margini di miglioramento, può diventare un investimento e chissà, anche una importante plusvalenza in futuro.

Stamani dovrebbe essere in città per sottoporsi alle visite mediche, poi la firma sul contratto. Tornerà in Francia per le festività e sarà fra i convocati alla ripresa degli allenamenti della Fiorentina il 29 di dicembre. Su questo anticipo c’è l’ok del Lille che ha concesso il nulla osta per consentire a Ikonè di avere una settimana di tempo in più per ambientarsi con la città, la lingua, ma anche per imparare subito il calcio di Italiano.

Il mercato aprirà il tre di gennaio e in teoria Ikonè potrebbe già essere a disposizione nella prima gara del ritorno contro l’Udinese il sei. L’attacco ora è da sogno, Ikonè-Vlahovic-Gonzalez è davvero tanta roba.

Comunque ci vorrà un po’ di ambientamento, ovvio. Per tutti i giocatori che arrivano da un altro campionato non è mai facile giocare in Italia quindi metto le mani avanti per quelli (li conosco) che cominceranno a bubare magari al primo passaggio sbagliato. E’ successo anche con Batistuta, nel calcio ci sono dei riti. Magari Ikonè farà eccezione, si ambienterà e stupirà da subito, speriamolo.

Rocco Commisso è stato di parola, aveva promesso rinforzi e i rinforzi stanno arrivando. Prossimo obiettivo l’attaccante per il quale non ci sono novità. Borja Mayoral resta il primo della lista, anche ieri non ha giocato, ma come detto ci sono vari ostacoli non ancora completamente superati e situazioni da chiarire. Anche per questo l’orizzonte attaccante s’è ampliato e nel mirino sono tornate anche operazioni in prestito da sei mesi per dare un’alternativa a Vlahovic, rinviando un altro colpo grosso (Scamacca?) a giugno per sostituire il serbo in uscita. Il discorso è anche legato a Kokorin che dovrà essere sistemato per alleggerire il suo stipendio da due milioni dal monte-ingaggi. Però, lo ripeto, tranquilli, anche l’attaccante arriverà perché Rocco ha già deciso di completare la rosa per provare a rimanere agganciati al treno Europa e tentare di andare più avanti possibile in coppa Italia. Magari vincerla.

Non è neppure escluso che l’uscita di Amrabat, anche questa decisa, non porti un altro centrocampista, la società è molto attenta e ha conti in regola che consentono di operare con tranquillità. L’arrivo di Ikonè stempera la delusione per la prestazione di Verona. Il pari, alla fine, è da prendere molto volentieri e con soddisfazione, ma la Fiorentina è piaciuta meno. Oltre al punto da Verona porto a casa il carattere e la voglia di questa squadra che non molla mai. Il resto è rivedibile. Cosa non ha funzionato?

Di sicuro l’aggressività e la fisicità del Verona è stata patita molto, i veneti hanno impedito alla Fiorentina di sviluppare il suo gioco. La squadra è sembrava stanca, lenta, timida. Non ha mai giocato quel calcio coraggioso e brillante che ormai è nel suo Dna. Poi ci sono giocatori che non toglierei mai per esperienza e velocità e ieri sera sono mancati nettamente come Quarta e Odriozola. Ma diversi hanno giocato sottotono, meglio, senza gioco non si sono esaltati. Parlo di Sottil e Nico, mai pericolosi. Vlahovic ha provato ad accendersi solo nel finale, ma gli sono arrivati pochi palloni giocabili.

Mancavano i pareggi e la Fiorentina ne ha fatti due in tre giorni, anche se per la classifica era meglio vincere una partita e perdere l’altra, ma non importa. Si cresce anche con pareggi sofferti o gare esaltanti e recuperate come quella con il Sassuolo. E siccome finisce l’andata, è tempo di bilanci, facciamo un altro grande applauso a Italiano e a questa squadra.

Undici punti in più rispetto all’anno scorso sono una grande base sulla quale partire per un grande ritorno. Ma quello che c’è da sottolineare è la crescita costante nella personalità e nel gioco.

Vorrei rigiocare ora partite come quella con la Roma o la Lazio, per non parlare di Venezia. E altri miglioramenti arriveranno nel girone di ritorno per una migliore intesa, il carattere cresciuto e, perché no?, anche gli acquisti.

Se l’andata ha portato 32 punti credo che si possa fare ancora meglio per rimanere sul treno che porta all’Europa. Crederci è un obbligo, ma la squadra e l’allenatore lo sanno, l’asticella è stata già alzata ed è giusto così. Avere obiettivi alti fa crescere nella mentalità.

E non lo dico perché è Natale e siamo (forse) tutti più buoni. Il grande lavoro fatto è evidente, la Fiorentina è la squadra rivelazione: nessun dubbio.

A proposito di Natale, tanti cari auguri a tutti voi amici lettori, alle vostre famiglie, al grande Popolo Viola che meritava davvero questo rilancio e le soddisfazioni che sono arrivate dopo tanto tempo. In fondo è questa la cosa più importante successa negli ultimi mesi, la Fiorentina di Italiano e il suo bel gioco hanno fatto tornare l’orgoglio, il sorriso e la gioia di tifare viola a una tifoseria intera.