FIORENTINA, ORA C’E’ IL NAPOLI. IN COPPA FUNZIONA ANCHE LA SQUADRA B. SOLO KOKORIN STECCA: SARA’ CEDUTO. LA JUVE MOLLA VLAHOVIC. IL COLPO IKONE’ GIA’ IN CAMPO CONTRO L’UDINESE. LA ROMA LIBERA MAYORAL: ORE DECISIVE PER LO SPAGNOLO
Sarà il Napoli l’avversario della Fiorentina negli ottavi di finale di coppa Italia in una sfida che si annuncia già spettacolare il prossimo dodici gennaio. Battere il Benevento non è stato un problema, i campani giocano un buon calcio, ma anche senza Vlahovic e con la Fiorentina B il gioco ha funzionato confermando ancora una volta che lavoro di Italiano è davvero straordinario.
Oltre la soddisfazione per il passaggio del turno in una manifestazione che deve essere un obiettivo stagionale per questa squadra, da sottolineare c’è proprio la bellezza e la fluidità del gioco espresso anche quando in campo ci sono quelli impiegati poco. E’ in sostanza l’esaltazione della filosofia e del lavoro di un allenatore che mette al centro il gioco corale, i movimenti, l’idea e quando le cose funzionano anche cambiando gli interpreti è il massimo.
A centrocampo senza i tre titolari (Bonaventura, Torreira e Duncan) con Maleh hanno giocato addirittura il recuperato Benassi e Amrabat nel ruolo di regista. Quello che sembrava un rischio enorme si è trasformato invece in una opportunità. A Benassi manca solo la condizione fisica, Amrabat ha fatto meglio in impostazione, peggio nel pressing difensivo, non sarà mai un regista vero, ma sta crescendo anche lui. Conferme sono arrivate da Sottil, ma come detto in generale è stato il gioco che è sembrato fluido e scorrevole fino al due a zero quando la squadra ha colpevolmente pensato di avere già vinto. Su questo si dovrà ancora lavorare, è l’unico appunto da fare.
Dunque pure la Fiorentina B è piaciuta, quello che alla lettura delle formazioni sembrava un rischio s’è trasformato in una conferma del gruppo, della mentalità, di questo nuovo corso. E pensare poi che la Fiorentina ha giocato in dieci. Dispiace dirlo, ma l’unico che non ha sfruttato la prima occasione da titolare da quando è a Firenze è proprio Kokorin. Non sembra pronto fisicamente, ma neppure mentalmente. Movimenti sbagliati, sempre molle sui palloni che gli sono arrivati, approssimativo in tutto, se non avesse un passato di tutto rispetto saremmo qui a chiederci se davvero è un calciatore per questi livelli. Inutile insistere sul perché e sul percome, l’operazione è fallimentare e Kokorin va messo sul mercato o regalato (fate voi) già a gennaio. Contro il Benevento un tentativo ci poteva stare, ma la Fiorentina non può permettersi altri esperimenti o prove di recupero del genere. Non si possono giocare altre partite o spezzoni di partita in dieci. Ripeto, dispiace per il ragazzo, ma insistere potrebbe diventare un inaccettabile autogol. E’ evidente che Kokorin non possa giocare nel nostro calcio, altrettanto evidente che il problema è anche mentale oltre che fisico e tecnico. Non è il suo ambiente, se si hanno ambizioni non si può più pensare di poterlo recuperare.
Per il resto, ribadisco, la mentalità è quella giusta, l’intensità pure, buone indicazioni sono venute da diversi giocatori che sanno stare nei meccanismi di gioco con qualche superficialità solo nella fase difensiva per eccesso di confidenza e soprattutto dopo il doppio vantaggio. Altra nota negativa, Kokorin a parte, è l’infortunio a Pulgar appena entrato e colpito duro nella caviglia che lo fa soffrire da mesi. Si teme un altro stop.
Tornando alla sfida con il Napoli di gennaio c’è quasi aria di rivincita dopo la bella gara di campionato di qualche mese fa nella quale la Fiorentina ha giocato per larghi tratti alla pari pagando la non ancora perfetta fase difensiva. Ora che l’assetto è migliorato, la squadra viola andrà a giocarsi il passaggio del turno con buone possibilità e una grande voglia. Nei quarti, caso mai, potrebbe capitare l’Atalanta favorita contro il Venezia.
Ma quella Fiorentina di gennaio sarà ancora più forte. Di sicuro ci sarà Jonathan Ikonè. Ve lo diciamo da settimane, ora stanno arrivando tutti, ma il giovane francese è un giocatore della Fiorentina e per quello che ha fatto vedere fino ad oggi un grande colpo viola. E’ chiaro che dovrà ambientarsi nel nostro campionato e all’interno dei meccanismi di gioco, ma i calciatori di qualità impiegano meno tempo. In teoria potrebbe già giocare il sei gennaio contro l’Udinese nella prima gara del girone di ritorno e quasi sicuramente Italiano sfrutterà la sua freschezza, la capacità di saltare l’uomo e la gamba di questo giocatore che alzerà il tasso tecnico della squadra.
Sul centroavanti invece c’è ancora qualcosa da limare sul prestito con diritto o obbligo di riscatto per Borja Mayoral. La Roma, nonostante Mourinho abbia ripescato lo spagnolo, secondo le indiscrezioni non si opporrà all’interruzione del prestito del Real a gennaio, non è questo l’ostacolo. Saranno decisive le prossime ore, ma le possibilità di vedere Borja in viola sono sempre tante, anche se i dirigenti hanno sul tavolo altre soluzioni. Italiano avrà finalmente un vice per Vlahovic che dovrebbe restare fino a giugno. Sappiamo che il ragazzo e i suoi manager sono orientati a rifiutare qualsiasi offerta per gennaio, ma i fatti delle ultime ore sono sostanzialmente due.
Il primo è che la Juventus, anche volendo, non può neppure provare a fare un’operazione del genere per tutte le difficoltà economiche e le vicissitudini giudiziarie e allora sta cercando di farsi dare Mauro Icardi in prestito dal Psg per cercare di risolvere il problema del gol.
Il secondo è un prepotente ritorno di fiamma del City che l’estate scorsa non era riuscito a prendere Kane e neppure Vlahovic e adesso si nota l’assenza di un bomber anche nel gioco di Guardiola. Morale: gli inglesi potrebbe fare a gennaio un’offerta di grande livello, oltre gli ottanta milioni, per anticipare la concorrenza. Così dicono dall’Inghilterra e se davvero Vlahovic dovesse rifiutare anche la squadra forse più forte al mondo e una delle società più ricche, sarebbe davvero strano. Forse incomprensibile se non tornando al solito discorso visto che non vuol firmare con la viola: ha già un accordo? Ma con chi?
Intanto godiamocelo e riconosciamolo: non sbaglia un colpo dentro e fuori dal campo. Non rinnova, questo è vero, non ha riconoscenza per la Fiorentina, lo sappiamo, ma forse è dentro un meccanismo più grande di lui.