FIORENTINA E TIFO DA APPLAUSI. QUESTA SQUADRA HA UN’ANIMA. VIOLA PIÙ TOSTI E IN CRESCITA. “AMRA”, SOTTIL, DODÔ, KOUAME: CHE GARA. MILENKOVIC GUIDA UNA DIFESA FORTE. MERCATO: IL MOMENTO DI BAJRAMI

29.08.2022 11:05 di  Mario Tenerani   vedi letture
FIORENTINA E TIFO DA APPLAUSI. QUESTA SQUADRA HA UN’ANIMA. VIOLA PIÙ TOSTI E IN CRESCITA. “AMRA”, SOTTIL, DODÔ, KOUAME: CHE GARA. MILENKOVIC GUIDA UNA DIFESA FORTE. MERCATO: IL MOMENTO DI BAJRAMI

Un pareggio da applausi. Quelli che meritano Italiano e i suoi uomini, ma anche i tifosi. Un Franchi incandescente trascinato da una Fiesole a pieni polmoni. La Fiorentina è stata bella e convincente, tosta e geometrica, sempre in partita, sempre desiderosa di vincerla. Con tutto il rispetto per Cremonese, Empoli e Twente, il Napoli era un’altra cosa. Affrontare gli azzurri reduci da 2 vittorie e 9 gol fatti non era facile. Il Napoli è più forte della Fiorentina, ma in campo la differenza non si è vista. E questo un segno plus per i viola. Il Napoli ha un gruppo in grado di lottare per lo scudetto, adesso è in testa con altre 5 formazioni. La Fiorentina no, ha altri obiettivi. Questo spiega quanto sia stata brava ed efficace la Fiorentina in questa terza sfida di campionato e quinta in assoluto dall’inizio di questa pazza stagione. 

Italiano ne ha cambiati altri 5 rispetto all’Olanda e ancora una volta ha avuto ragione. A Vincenzo capita spesso e allora dobbiamo adeguarci anche noi. E’ una mentalità dura da scardinare perché il turnover talvolta ci spiazza, ma il calcio sta mutando velocemente. Gli impegni aumentano, ci sono 5 sostituzioni e nella nota ufficiale entrano 25 elementi. Dobbiamo fidarci di Italiano e non sottrargli la fiducia anche quando sbaglierà perché non potrà essere infallibile.

Ci sono state chance per segnare su ambo i fronti, anche in questo il confronto è stato equilibrato. E’ un pari corretto. Per Italiano il terzo zero a zero consecutivo a Firenze, tra campionato e coppa, un piccolo record. Un altro dato: nel 2022 la Fiorentina su 12 gare al Franchi, ha tenuto la porta inviolata 8 volte, un indicatore che spiega come la fase difensiva dei viola sia migliorata, quantomeno di fronte alla propria gente. 

Milenkovic guida una difesa che comincia a far tornare i conti anche se Quarta ha dimostrato, come sovente gli capita, luci ed ombre. Il motivo per il quale la Fiorentina si sta guardando attorno sul mercato per individuare un rinforzo dietro. Però la squadra è tosta, ha un’anima. La prova di giovedì nell’infuocata Enschede e quella di ieri sera col Napoli sono la testimonianza di quanto stia crescendo sul piano temperamentale la creatura di Italiano. Sono prove così che fanno aumentare l’autostima. 

Ci sono, poi, alcune individualità degne di menzione: Amrabat è finalmente esploso. Non è un regista, ma un pilastro a protezione della terza linea. Le sue spazzate ad aprire gioco garantiscono una ripartenza della manovra. La sua forza serve tanto. Sottil strappa e tira sempre di più. Di Lorenzo, non l’ultimo arrivato, ha sofferto contro Riccardo. Col tempo arriveranno anche i gol. Dodò ha effettuato una fuga in avanti sul percorso della condizione: davanti aveva il georgiano terribile, Kvaratshkelia, ma gli ha messo la museruola non facendogli toccare palla. Dodò ha dimostrato di saper difendere quando tutti si aspettavano solo un terzino di grande spinta. E infine Kouame sul quale si apre una seria riflessione, alimentata anche dai tanti applausi del Franchi. Vale la pena darlo via? Per noi la risposta è no. Va tenuto perché sta dando risposte troppe interessanti rispetto, purtroppo, ad un Ikonè sempre troppo fumoso. L’altro è più concreto, gioca veramente da esterno offensivo. 

In avanti Jovic è ancora indietro. “Va riattivato”, ha ripetuto ieri sera Italiano. “Aspettiamo tutti le sue grandissime qualità”. Siamo in totale in sintonia con l’allenatore, il punto è proprio questo. La Fiorentina ha bisogno di Jovic e Cabral perché ha troppa difficoltà a far gol. La squadra e Italiano devono aiutare le punte, ma loro devono mettersi nelle condizioni di ricevere questo aiuto. 

C’è stato l’esordio in viola di Barak: anche lui deve far lievitare il proprio stato di forma, ma il calciatore non si discute. Ha fatto vedere qual è la sua stoffa. Ha sfiorato il gol perché Barak è abituato a segnare. Presto vedremo quello vero. 

Adesso dovrebbe arrivare Bajrami, un altro innesto per il centrocampo. La sensazione è che manchi poco. Speriamo.