ECCO I PIANI PER IL FUTURO, OGGI IL CDA. BERNA BLINDATO E CAPITANO. DDV VUOLE UN ALLENATORE ITALIANO E UNA SQUADRA DI GIOVANI ITALIANI. BASTA VIVACCHIARE, PRONTO IL RILANCIO SE ARRIVA LO STADIO. STASERA COL NAPOLI SERVE UN’IMPRESA
Se penso a come gioca la Fiorentina e a come gioca il Napoli, mi passa l’ottimismo. Ma il calcio è fatto apposta per ribaltare pronostici e situazioni, a volte offre occasioni inaspettate. E la Fiorentina l’occasione di stasera deve prenderla al volo. Non ha niente da perdere, se vuole può e sa giocare una grande partita, ha i numeri e i giocatori per mettere in difficoltà anche questo grande Napoli. Deve provarci, deve far vedere he non ha perso la voglia e la capacità di giocare novanta minuti intensi e di grande qualità. Questa è l’occasione per rilanciare l’annata, per ripartire, per cancellare il grigio e le perplessità di questi primi mesi della stagione. Del resto l’anno scorso la Fiorentina fu una delle poche formazioni in grado di giocare al calcio e di competere contro un grande Napoli: deve riprovarci. La squadra è la stessa, non può essere la sola partenza di Alonso ad aver cambiato così tanto la situazione.
Morale? Se i viola hanno orgoglio devono dimostrarlo stasera. Al di là del risultato serve una grande prestazione per rilanciare l’entusiasmo, per ritrovare l’autostima, per provare a fare nel girone di ritorno quello che la Fiorentina l’anno scorso ha fatto all’andata. Fra l’altro il Napoli gioca benissimo, ma lascia anche giocare. E’ una delle poche squadre che in trasferta non fanno barricate, i viola avranno spazio per contrattaccare e fare il calcio che più amano. Forse è anche pensando a questo che Sousa ieri in conferenza stampa è apparso fiducioso e ottimista più di altre volte. Poi l’ottimismo va tradotto in gioco, ma le premesse ci sono per provare a giocarsi la più bella partita della stagione. Servono due cose che la Fiorentina ha smarrito: la continuità e l’aggressività. Serve il secondo tempo visto con la Lazio, senza sbagliare partenza. Serve la formazione giusta.
Il Napoli costruisce gioco sulle fasce, sulle due catene, e finalizza al centro con azioni di prima molto rapide. La Fiorentina dovrà essere brava a raddoppiare, i centrocampisti dovranno aiutare sull’esterno e interrompere le linee di passaggio. Servirebbe uno speculare 4-3-3, ma non mi illudo sui cambiamenti di Sousa. Per me con Tata, Salcedo, Gonzalo, Astori e Milic in difesa; Vecino, Badelj e Sanchez a centrocampo; Chiesa, Kalinic e Bernardeschi si potrebbero trovare gioco ed equilibrio. Ma Sousa giocherà con la sua solita Fiorentina, sono pronto a scommettere. Vedremo la difesa che ho appena scritto sopr, ma poi Badelj e Vecino in mezzo al campo. Kalinic in attacco con dietro Ilicic e Berna. Il terzo, sulla destra, spero sia Chiesa e non Tello. Spero…
Oggi pomeriggio, prima della partita, ci sarà anche il Cda. Si parlerà del ritorno di Antognoni, della pratica-stadio, del mercato di gennaio e del futuro. A gennaio non si farà molto, anzi. L’attenzione e i progetti sono concentrati sulla prossima stagione. Fra l’altro l’imput è già partito anche da Ddv che è stanco di questa squadra grigia. Odia vivacchiare. Ha già tracciato le linee guida per il prossimo anno che dovrà essere quello del rilancio, almeno stando alle intenzioni. Ddv vuole un allenatore italiano, forse Di Francesco, forse Giampaolo o Oddo. Non Mazzarri. Non Sarri che resterà un sogno.
Soprattutto Ddv vuole una squadra di giovani italiani, è convinto che i nostri abbiano più stimoli, più conoscenze, più attaccamento alla maglia. Bernardeschi e Chiesa dovranno essere i simboli di questo nuovo corso, ma altri arriveranno. Non è un caso che ieri sia piombato a Firenze Bozzo, il procuratore di Bernardeschi. Corvino sta gettando le basi per blindare il ragazzo aumentando l’ingaggio da uno a due milioni progressivamente. Parallelamente sarà introdotta la clausola come per Kalinic. 50-60 milioni? Possibile. Si discute. Ma Berna ha già detto che per i prossimi due anni almeno resterà a Firenze, se non di più. Ha già il dieci, avrà anche la fascia di capitano. Questa sarà la linea, con i giovani di qualità si spera di ritrovare entusiasmo e partecipazione. Corvino è già al lavoro per allestire una formazione competitiva e mettere le basi per un grande rinnovamento nel mercato estivo. C’è bisogno di aria fresca e facce nuove. Non sarà un’operazione al ribasso, ma un rilancio su basi nuove.
Lo stadio, naturalmente, sarà il volano di tutta questa operazione futura, si aspetta solo il via perché i partners commerciali ci sono e il progetto è pronto. E’ noto che un bene immobiliare potrà consentire di allargare i cordoni della borsa anche per superare il fair play finanziario e convincere una proprietà molto attenta come quella viola, a nuovi investimenti. Oggi Corvino, intanto, parlerà della sua idea di confermare Sousa fino a fine stagione comunque vada, di provare a ricompattare l’ambiente e a fare poche operazioni in gennaio. Se dovesse capitare un’occasione si prenderà al volo, ma su Jovetic (come vi ho sempre detto) ci sono molte perplessità e non solo economiche.