DELLA VALLE-FIRENZE ULTIMA CHIAMATA. NON SERVONO PASSI INDIETRO MA FUGHE IN AVANTI: ORA O MAI PIÙ SI PUÒ ANCORA COSTRUIRE, BASTA VOLERLO
Che giornata. Frullatore Fiorentina, centrifuga viola. Da Benevento a Firenze, dichiarazioni, repliche, comunicati. Inutile fare il riassunto, tutti sanno tutto, ora si va oltre. Terreno scivoloso, lo scenario e' in evoluzione, ma forse e' la volta buona. Ora o mai piu'. Il presidente Andrea Della Valle e' certamente appassionato, tifoso, attaccato alla Fiorentina, questo e' un fatto noto, ma proprio perche' prova queste emozioni - alla stadio e' una furia scatenata -, non deve commettere l'errore di fare un passo indietro, quando invece servono almeno un paio di fughe in avanti.
No, caro presidente, questo e' il frangente in cui la proprieta' che per dogma ha la responsabilita' assoluta - unico elemento che determina, gli altri sono ingranaggi di un meccanismo - deve uscire allo scoperto, dettando la linea, impostando un futuro migliore e diverso dal presente. Spiegando bene cio' che e', illustrando quello che sara', chiarendosi con i tifosi. Andrea Della Valle era sinceramente amareggiato per critiche e contestazioni, ma ha detto di non riuscire a comprenderle. Ecco, al di la' di tutto, questo e' l'attimo in cui la situazione va ribaltata: non bisogna capire, ma farsi capire.
Perche' la Fiesole - che non puo' rappresentare tutto il tifo, ma incarna sicuramente una parte molto importante, portatrice sana di amore viola - e' stata trasparente nel suo preciso comunicato: non interessa nemmeno vincere, a patto pero' di fare calcio all'insegna di una forte fiorentinita', declinazione del senso di appartenenza. E c'e' di piu: dopo le parole dei fratelli Della Valle qualcuno avrebbe potuto innalzare il livello della frattura, invece nell'atteggiamento della tifoseria piu' calda si coglie bene un segnale di apertura. Tradotto in sintesi: "Parlateci di calcio e saremo disposti ad ascoltarvi". In caso contrario addio. Nell'aria c'e' l'odore dell'ultima chiamata: ora o mai piu. Chi ha voglia puo' ancora costruire, ma con modalita' diverse dal recente passato.
Intanto domani si celebrera' l'ultimo atto di una stagione che non ci e' piaciuta. La vendemmia dei rimpianti. Ha ragione Gonzalo, "bastava aver 6 punti in piu'...". Empoli e Palermo, tanto per farci del male. Partite giocate male, gestite peggio. Gonzalo ci ha fatto commuovere, l'applauso di quasi un minuto della sala stampa la dice lunga... Il centrale entra nel solco dei grandi argentini passati da Campo di Marte. Ha attaccato Corvino, senza nominarlo, per la trattativa. Il direttore ha replicato allibito, "parole fantasiose". Qualcuno avra' ragione in questa storia e un altro torto, ma forse il tema e' diverso: perche' queste vicende capitano sovente a Firenze? Questo potrebbe essere un altro spunto per Andrea Della Valle nella sua fuga in avanti...