Dall’Inghilterra torna una buona Fiorentina, ora tocca alla società andare incontro a Pioli e alla sua richiesta di alzare il livello. Serve un’altra punta e tra rinnovi e uscite occhio al Milan su Comuzzo

E’ una buona Fiorentina quella che ieri è salita in aereo per far ritorno in città. La seconda parte della preparazione estiva, svolta in Inghilterra a temperature più miti, si chiude con un altro pareggio incoraggiante dopo quello raccolto con il Nottingham Forest, tanto che anche con il Manchester United il risultato finale (1-1 al novantesimo, 6-5 per gli inglesi ai rigori) va più stretto ai viola che non agli avversari
Pioli e il tridente
A margine dei tre test disputati in Inghilterra restano le buone indicazioni sulla condizione generale a livello fisico, ma pure su un modo di stare in campo che lascia spazio a buone sensazioni in vista dell’esordio ufficiale, giovedì 21, in Conference League. La scelta di Pioli di proseguire sulla strada del tridente impone certamente coperture importanti in mezzo al campo, ma l’esordio di Sohm fa ben sperare e la crescita di Fagioli rappresenta un aspetto positivo del lavoro fin qui svolto. Da capire, semmai, come e quanto potrà incidere Gudmundsson se l’arretramento a metà campo dovesse diventare una costante e quanto potrà realmente agire da rifinitore un Dzeko che tra Nottingham e Manchester ha palesato un pizzico di ritardo rispetto al compagno di reparto Kean parso già in ottime condizioni.
Le conseguenze del ritiro inglese
Da domani saranno comunque le indicazioni del tecnico a tracciare la rotta, anche sul mercato, della Fiorentina. L’allenatore che ieri si è detto soddisfatto del ritiro inglese e dell’atteggiamento dei suoi calciatori adesso ha le idee più chiare, tutte figlie dell’intenzione di mettere in campo una squadra offensiva disegnata sul 3-4-2-1, ma ha fatto anche capire (a squadra e società) che “serve alzare il livello”. Una scelta, quella del tridente, che conferma il bisogno di un altro attaccante da reperire sul mercato. L’inseguimento al greco Ioannidis, ad ora rallentato, racconta intenzioni importanti, si tratta di capire se al capitano del Panathinaikos verrà preferito qualche profilo diverso o se nei prossimi giorni Pradè e Goretti si rifaranno sotto.
La road map del mercato, dai rinnovi alle uscite
A due settimane dal primo impegno importante e complicato (come Pioli ha definito il play-off europeo) tocca alla dirigenza completare l’organico a disposizione del tecnico e soprattutto definire le situazioni rimaste in sospeso. Da Kean a Mandragora passando per Dodò i prossimi saranno i giorni dei confronti e dei colloqui, fermo restando che l’eventuale partenza del centrocampista favorirebbe (di nuovo) il pressing viola per Nicolussi Caviglia mentre sulla destra resta Zortea del Cagliari un obiettivo da tenere di conto. Quanto alle uscite, salutati Nzola e Sottil, sono ancora in tanti ad attendere novità, tra questi Ikonè per il quale ci sarebbe un interesse dei brasiliani del Vasco de Gama e Beltran che invece la destinazione brasiliana del Flamengo l’ha rifiutata. Di certo c’è da augurarsi che in uscita non ci siano sorprese, a cominciare da Comuzzo per il quale tuttavia, oltre che dalla Premier e dalla Bundesliga, un tentativo potrebbe farlo il Milan.
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