DA REGGIO AL PARMA: LA FORZA DEL GRUPPO PUÒ FARE LA DIFFERENZA
Un primo tempo costantemente in apnea si escludono solo i primissimi minuti, poi il cambiamento e il finale in crescendo. Sotto gli occhi di Rocco Commisso, a Reggio Emilia, la Fiorentina dedica la vittoria sul Sassuolo al suo proprietario nuovamente in trasferta, e il sapore della vittoria rende tutto più dolce. In realtà senza Ribery e Caceres la squadra soffre a larghi tratti e soprattutto la scelta di Montella di proseguire sulla strada del 3-5-2 inizialmente non paga.
Nei 90 minuti di mercoledì sera è facile leggere la sofferenza immediata di Venuti dirottato a sinistra nel ruolo dell’uruguagio infortunato (bravo però a gestirsi il resto della gara dopo il giallo in avvio) e quella di Sottil a destra regolarmente saltato da Boga. In uno scenario di poche idee anche per l’assenza di Badelj l’ennesimo exploit di Castrovilli è stata manna dal cielo per una Fiorentina che là davanti con Boateng quasi mai è arrivata al tiro.
Con l’ingresso di Ghezzal, e il ritorno al 4-3-3, lo stesso Chiesa ha ritrovato il passo dei tempi migliori e pur peccando forse in egoismo il riferimento più efficace in attacco è stato più quello di Vlahovic che non quello di Kevin Prince. Se Montella aveva probabilmente reso troppo precaria la formazione iniziale lo stravolgimento post intervallo è sinonimo di buona lettura del match, ed è su questa strada che converrà proseguire nella sfida di domenica con il Parma.
Il resto l’ha fatto un carattere e un gruppo che si è già compattato. A confermare un ambiente coeso come non capitava da tempo è tutta la squadra, da chi segue la comitiva anche in trasferta pur non scendendo in campo (Ribery, Caceres, Lirola, tutti a Reggio Emilia in tribuna a ricevere l’esultanza di Castrovilli dopo il pareggio) alla proprietà che non manca di andare a salutare chi si è fatto migliaia di chilometri per seguire la squadra in una serata infrasettimanale. Sarà anche un’annata nella quale non porsi traguardi, ma l’unione delle componenti che ruotano intorno alla Fiorentina oggi, e domani, può fare la differenza.
Intanto domenica arriva il Parma, in quella che tutti si augurano possa essere anche la prima vittoria in casa sotto gli occhi di Commisso. Oltre Ribery ancora fermo per due turni, e il duo Caceres-Lirola ai box, mancherà anche Pezzella squalificato: il ricorso a una linea quattro con Milenkovic, Dalbert e due da scegliere tra Venuti, Ranieri e Ceccherini sembra obbligato. L’occasione per proseguire sulle indicazioni del 4-3-3, e di un ottimo impatto a partita in corso da parte di Vlahovic, sono arrivate forti e chiare nella serata del Mapei Stadium, si tratta di saperle tramutare nella giusta tattica per non ritrovarsi nuovamente in sofferenza al cospetto di uomini svelti come Gervinho o Kulusevski.
Tommaso Loreto - Direttore www.firenzeviola.it