DA MOENA AI DESKTOP DEI CELLULARI DI ULTIMA GENERAZIONE: ANCHE QUESTA È LA VIOLA DI COMMISSO (CHE RITROVA DAINELLI). BARONE IN DIREZIONE MILANO, LA TELENOVELA VERETOUT VA CHIUSA
L’accostamento è tanto scontato quanto immediato: se una telefonata allunga la vita come raccontava il noto spot tv di parecchi anni fa con Massimo Lopez protagonista, le chiamate di Joe Barone a Rocco Commisso e Daniele Pradè rendono il ritiro “virtuale” di Moena qualcosa di più. Chi ha avuto modo di seguire il siparietto nella tribuna del centro sportivo Benatti deve aver strabuzzato gli occhi rispetto a quanto visto, e vissuto, per una buona decina d’anni. Barone segue l’amichevole in mezzo ai tifosi, li mette in contatto con il nuovo proprietario del club e di fronte alle domande di mercato di un giovane sostenitore viola compone il numero di telefono di Daniele Pradè e si limita a far da centralinista.
I più maliziosi replicheranno con un’apertura verso la gente di questo tipo potrebbe voler solo colmare l’assenza di acquisti, ma se da qualche parte doveva cominciare la nuova società, la strada imboccata pare la migliore. Anche perché è solo con la trasparenza che si può predicare calma e pazienza, e rimandare alle prossime settimane i primi annunci. La maggior parte dei tifosi lo sa, attende con moderata fiducia e intanto osserva i nomi accostati ai viola, per i più impazienti invece gioverà semplicemente ricordare quanto annunciato dallo stesso Pradè in conferenza stampa: "i primi acquisti arriveranno tra circa un mese (il 10 agosto per la precisione)". Più chiaro di così era difficile esserlo.
Tutto questo, semmai, non cambia le complicazioni che Montella si è subito trovato sulla propria strada più di un ostacolo. La questione Veretout ancora da chiudere (ma il blitz milanese di Barone, oggi a Milano, per affiancare Pradè fa pensare a uno sblocco imminente), la partenza verso gli States dove - prestigio a parte - l’ICC comporterà uno sforzo non indifferente tra trasferimenti e avversari da sfidare, e più in generale l’impossibilità di poter già lavorare a livello tattico su quella che sarà realmente la squadra del prossimo anno: sono tutti fattori che certo non aiutano il tecnico. Eppure anche questo è lo scotto di un cambio di proprietà.
Intanto, dopo l’ingresso in società di Dainelli (bentornato capitano) e con la giornata di oggi probabilmente incentrata su Veretout, sembra ammorbidirsi la posizione di Dragowski. Salvo imprevisti sarà lui il titolare in America, ed è un ulteriore passo in avanti in vista di una fumata bianca non più così lontana. Ma anche altre sfide di mercato saranno giocate oltre oceano, fosse solo perché sul volo che porterà il gruppo viola a Chicago sabato mattina ci sarà anche il diesse Pradè. Saranno quelli i giorni buoni per chiarirsi definitivamente con Chiesa e anche con Pezzella, il cui procuratore oggi ha fatto visita a casa Milan mentre sulle stories dell'argentino apparivano le immagini dell’amichevole. Forse solo un segnale, ma comunque di segno positivo. Quasi che la giornata di ieri fosse trascorsa quasi esclusivamente lungo i desktop dei telefoni di ultima generazione.
Tommaso Loreto - Direttore www.firenzeviola.it