DA GIAMPAOLO A SPALLETTI, PASSANDO DA DI FRANCESCO E SEMPLICI. CRONISTORIA DELLA CACCIA AL TECNICO: CON STEFANO PIOLI ADESSO DAVANTI A TUTTI

Nato il 5 maggio 1985 a Firenze, è caporedattore di Tuttomercatoweb.com. Già conduttore di Radio Sportiva e firma de Il Messaggero e La Nazione, è voce e speaker di TMW Radio.
07.04.2017 00:01 di  Marco Conterio  Twitter:    vedi letture
DA GIAMPAOLO A SPALLETTI, PASSANDO DA DI FRANCESCO E SEMPLICI. CRONISTORIA DELLA CACCIA AL TECNICO: CON STEFANO PIOLI ADESSO DAVANTI A TUTTI
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© foto di Federico De Luca

La ricerca dell'allenatore che verrà, per la Fiorentina, meriterebbe ben più che un solo articolo. Perché è un romanzo fatto di capitoli. Incontri. Sondaggi. Rifiuti. Bozze d'intesa. Progetti che convincono, altri che non soddisfano. Parte tutto da una certezza, ovvero dall'addio di Paulo Sousa. In primis Marco Giampaolo: Pantaleo Corvino aveva trovato il gradimento dell'ex allenatore dell'Empoli ed era lui il primo nome sul taccuino del direttore generale. La Sampdoria aveva già sondato il terreno con altri tecnici, da Leonardo Semplici a Eusebio Di Francesco fino a Rolando Maran. Poi il presidente Ferrero, insieme ai dirigenti Osti e Pradè, ha messo sul piatto un progetto giovani che ha convinto Giampaolo che a breve rinnoverà col Doria. Fuori uno.

Così è partita la caccia al prossimo tecnico viola. E' stato valutato anche il profilo di Leonardo Semplici della Spal ma le parti convengono che il matrimonio si farà, ma che è ancora presto. Eusebio Di Francesco è stato sentito e incontrato. C'è una clausola che i viola non vorrebbero pagare (ma che può essere 'ovviata' con l'acquisto di un giocatore dal Sassuolo) e, altrettanto, un profilo molto simile a Vincenzo Montella che non convincerebbe del tutto la proprietà. Le parti si sono riaggiornate: non c'è accordo, ma non è un'ipotesi sfumata.

Intanto la famiglia Della Valle ha lavorato su Luciano Spalletti. Se mesi addietro l'ipotesi non era neanche presa in considerazione dal comparto tecnico, adesso non è scartata. Per Spalletti serve un progetto, un'idea. Un contratto quinquennale che i viola avrebbero anche intenzione di mettere sul piatto ma è chiaro che quella del tecnico di Certaldo sia sì la figura più ambiziosa ma altrettanto 'ingombrante' con dirigenti forti come Corvino e un presidente decisionista come Cognigni in organico. In tutto questo, è sceso in campo il Tottenham, mentre Spalletti avrebbe bussato alla porta dell'Inter.

Con Roberto Donadoni, il feeling a Bologna non era di quelli da record e per questo l'ipotesi resterà tale per Pantaleo Corvino. Su Walter Mazzarri pochi riscontri mentre Rolando Maran, tecnico del Chievo Verona, continua a resistere come ipotesi 'b'. Maran, però, è il primo nome per il Genoa che verrà, già alle prese con il dopo Mandorlini.

Arriviamo allora a Stefano Pioli. Qui, tutti d'accordo: proprietà, dirigenza, anche la piazza gradirebbe l'arrivo di un tecnico che ha dimostrato all'Inter tutte le sue qualità. Il punto è che Suning Group vuole un Nome. Maiuscolo. Da giocarsi in Europa, sul mercato e sui mercati asiatici. Non arriverà Simeone, difficilmente (ma non è finita) Conte, così può entrare in gioco Spalletti ma pure Pochettino del Tottenham o Sampaoli. L'Inter vuole un tecnico di nome, nonostante i risultati dovrebbero portare alla conferma di Pioli. Ieri l'allenatore ha parlato con fiducia di un futuro ancora in nerazzurro e la logica questo vorrebbe. Anzi, imporrebbe. Però quelle di mercato dicono che l'Inter si sta muovendo su più fronti in giro per il mondo e qui entra in scena la Fiorentina. Che è l'unica, vera, seria, candidata, per il futuro di Stefano Pioli. Ci sta lavorando Pantaleo Corvino, che ha adesso come primo nome sul suo taccuino proprio il tecnico nerazzurro. Una cronistoria che parte da lontano, da Giampaolo, passando anche dal pensiero mai tramontato di nome Maurizio Sarri, finito oggi con il nome di Pioli. Ma non definitivamente, ancora.