CRESCITA E CONSAPEVOLEZZA: E’ ARRIVATA LA CONTINUITA’. MA GOMEZ E’ ANCORA UN PUNTO INTERROGATIVO. LA VIVACITA’ DI BABACAR UN VALORE DA SFRUTTARE. DIFESA DI NUOVO AL TOP

07.12.2014 00:00 di  Lorenzo Marucci  Twitter:    vedi letture
CRESCITA E CONSAPEVOLEZZA: E’ ARRIVATA LA CONTINUITA’. MA GOMEZ E’ ANCORA UN PUNTO INTERROGATIVO. LA VIVACITA’ DI BABACAR UN VALORE DA SFRUTTARE. DIFESA DI NUOVO AL TOP

La Fiorentina ha trovato la sua quadratura in campo e conseguentemente anche la continuità di risultati. Due aspetti che fanno ovviamente ben sperare per l’immediato futuro anche in considerazione del fatto che il calendario da qui alla fine del girone d’andata offre ai viola una ghiotta opportunità: Cesena fuori casa, Empoli al Franchi, Parma al Tardini, Palermo in casa e Chievo al Bentegodi. Questo è il programma da cui è attesa la Fiorentina: chiedere di ottenere quindici punti è forse troppo, ma la Fiorentina deve provare a porsi proprio questo obiettivo, forte anche di una ritrovata consapevolezza dei propri mezzi. Per raggiungere questo traguardo però dovrà provare ad aumentare la propria pericolosità. È vero, dirà qualcuno che con il Cagliari sono arrivate quattro reti: è però altrettanto chiaro che le squadre di Zeman offrono agli avversari ampie possibilità di segnare. La Fiorentina per un mese andrà ad affrontare squadre quasi tutte in lotta per la salvezza e che nella maggior parte dei casi (l’Empoli non rientra probabilmente in questa schiera, abituato com’è a giocarsi le partite) scenderanno in campo senza scoprirsi, anzi chiudendosi per poi ripartire. Ecco che servirà una maggior prolificità: ad essere chiamato in causa, tra i primi, è sempre Gomez.  Sembrava che il gol di Cagliari potesse averlo sbloccato, ma contro la Juventus il passo indietro è stato abbastanza evidente. Forse viene servito anche poco e male, ma la sensazione è che il tedesco faccia ancora parecchia fatica ad accendersi e a mettersi in moto, incapace dunque di sfruttare pure le rare occasioni che gli càpitano. Aspettarlo è ancora necessario, fermo restando che alle sue spalle Babacar rimane un giocatore di valore, una risorsa di cui tener presente anche in considerazione di ciò che ha fatto ad inizio campionato trovando pure gol pesanti. Di sicuro appare più brillante e pericoloso del tedesco. L’assenza di Rossi ovviamente si fa sentire: l’anno passato alla quattordicesima giornata la Fiorentina aveva segnato 28 reti, ben dodici in più rispetto ad oggi (e aveva sette punti in più). Chissà se Montella prossimamente proverà a far giocare Gomez e Babacar in coppia, anche se il tecnico in effetti ha ragione nel dire che adesso – in particolare proprio in questo momento in cui è stato trovato l’assetto giusto - è difficile tener fuori un giocatore (Joaquin si è rilanciato al cento per cento, ad esempio). Contro il Cesena però vista la squalifica di Cuadrado potrebbe essere una soluzione, per capire se effettivamente la coppia può essere un’opzione interessante.

   Se il numero dei gol deve aumentare, è decisamente migliorata la fase difensiva. Oggi (e senza tener conto delle partite che verranno giocate nel pomeriggio) la Fiorentina è la quarta difesa del campionato ma soprattutto rispetto all’anno scorso ha incassato sette gol in meno (undici quest’anno, diciotto nella passata stagione). Una crescita frutto dei progressi di Gonzalo Rodriguez, partito in sordina ma che ora si sta ritrovando, ma anche della sicurezza di Savic, sempre più affidabile. Così come sembra dare certezze Basanta, ormai promosso a titolare fisso.

Lorenzo Marucci