BOATENG OK AI VIOLA, PRIMO COLPO AMERICANO. ANCHE LIROLA, VERTICE COL SASSUOLO. L’INTER OFFRE POLITANO MA PENSA A CHIESA. SCAMBIO DI PRESTITI SCHICK-SIMEONE. CALENDARIO DURISSIMO, COMMISSO SFIDA LA JUVE. DRAGOWSKI E MILENKOVIC CASI DA RISOLVERE
Kevin Prince Boateng sarà il primo vero colpo dell’era Commisso. L’attaccante ghanese del Sassuolo, 32 anni, ieri sera ha detto sì al corteggiamento della Fiorentina respingendo le offerte dell’Eintracht di Francoforte che sembrava in netto vantaggio, come riportato dalla Bild. Adesso siamo ai dettagli con i viola per il contratto fra bonus e diritti vari, ma soprattutto con il Sassuolo.
Daniele Pradè ha impostato la parte finale della trattativa e siamo vicini al traguardo di una operazione che ha nella moglie di Boateng, la show girl Melissa Satta, lo sponsor più importante. Proprio la Satta ha spinto il marito a rifiutare le offerte provenienti dall’estero per farlo rimanere in Italia per ovvie ragioni, ma anche dopo la non felicissima esperienza con il Barcellona. Per Boateng Firenze potrebbe essere l’ambiente ideale per togliersi le ultime soddisfazioni della carriera e diventare un leader della nuova Fiorentina degli americani.
E’ chiaro che in questi casi fino al momento delle firme la cautela è necessaria, squadre che potrebbero offrire di più della Fiorentina potrebbero sbucare d’improvviso, ma il direttore generale del Sassuolo Carnevali ha con Pradè un canale privilegiato fatto di amicizia, ma anche di serietà. E se è vero che il Sassuolo non regala niente, è altrettanto vero che ci sono dei valori da rispettare. Poi Pradè sta cercando di inserire nel pacchetto anche il terzino Lirola offrendo in cambio l’attaccante Simeone, ma gli emiliani vogliono invece spacchettare. Come vi abbiamo sempre riferito, per il terzino spagnolo Carnevali è partito da venti e fa fatica a scendere sotto i 15-16 tanto è che Pradè sta pensando a sostituti come Stryger Larsen dell’Udinese, Patric della Lazio o Lala dello Strasburgo. Nel frattempo Montella ha promosso Venuti che non andrà più al Lecce. Tornando alla trattativa con gli emiliani, in attesa di Lirola, il Sassuolo ha detto no, vuole un attaccante diverso dal Cholito che rischia di diventare un altro problema di mercato. Fuori dalle gerarchie di Montella (ma s’era già capito l’anno scorso), sorpassato da Vlahovic, non può rimanere a fare la riserva, si perderebbe. La Fiorentina vuole affiancare Vlahovic con un giocatore esperto (anche Boateng può fare il centravanti nel 4-3-3) e non a caso ha già incontrato anche Llorente e aspetta la sua risposta definitiva. Che fare di Simeone pagato 18 milioni due anni fa? E’ stato proposto alla Roma, uno scambio fra giocatori in crisi Schick-Simeone. I giallorossi aspettano, devono far cassa e preferirebbero vendere l’ex doriano.
Per il resto i nomi sul taccuino di Pradè che siamo venuti a sapere sono più o meno gli stessi, da Demme che piace molto ed è già stato incontrato durante le sue vacanze in Toscana, a Tonelli che il Napoli valuta troppo. Ma anche l’attaccante Lammers del Psv, 22 anni e tanti margini di miglioramento, è nel mirino. Come vi abbiamo sempre detto, Pradè ha acceso diversi canali sconosciuti, colpirà quando meno ce lo aspettiamo e comunque sta adottando la tattica dell’attendismo. Aspetta che i prezzi scendano avvicinandosi alla fine del mercato. A chi pensa che sia tardi ricordiamo ancora una volta che ci sono decine di giocatori in esubero nelle squadre più importanti e con le idee chiare una buona squadra si farà.
Vi avevamo già detto tempo fa anche che per De Paul l’Udinese ha sparato quaranta milioni e pazienza se qualcuno l’ha scoperto ieri. Si aspetta un prezzo da realizzo.
Ripeto invece i no definitivi a beneficio di quelli che insistono e continuano a vendere fumo. No a Balotelli, Tonali, Rafinha, Ribery e Khedira, fidatevi almeno di Pradè. No anche a Mandragora (anche qui insistono), per il prezzo alto, ma anche perché la Juve detiene la ricompra.
Diverso il discorso per Politano che l’Inter sta cercando di piazzare. Il giocatore piace, ma ammesso e non concesso che dica sì alla trattativa, costa comunque troppo come cartellino (si parte da trenta) e come ingaggio. L’Inter è disposta a trattare, ma lo metterebbe volentieri in un discorso per Chiesa da impostare subito. Marotta è alla finestra se Commisso dovesse arrivare alla conclusione (suggerita anche da alcuni manager) che vendere Chiesa oggi è conveniente. Ma l’Inter è disposta a trattare anche una cessione fra un anno con Politano come anticipo. A queste proposte messe sul tavolo da intermediari, sono arrivati soltanto secchi no.
A proposito di Chiesa, anche qui non vogliamo ripeterci. Gli sarà proposto a breve il rinnovo di contratto, almeno un anno in più e stipendio vicino ai quattro milioni. Sarà difficile trovare un’intesa dopo le “burrasche” delle ultime settimane, a meno che non si tracci già da ora un percorso condiviso che porti alla cessione certa fra un anno. Chi pensa a un problema risolto sbaglia. Chiesa, ovvio, resterà a Firenze perché ha un contratto, ma pretendere anche la felicità mi sembra troppo. Fermiamoci alla professionalità che fa rima con felicità e non è mai mancata.
Non solo Chiesa, dalla disastrosa gestione precedente firmata Pantaleo Corvino, mister Rocco ha ereditato anche altri casi spinosi. Il difensore Milenkovic che vorrebbero in tanti, Manchester compreso, sapete quanto guadagna? Seicentomila euro. E il portiere Dragowski? Quattrocentomila ritoccate da poco. Vi rendete conto di come gestivano la Fiorentina? Con questi stipendi non vi sembra normale che chiedano di essere ceduti? Toccherà a Joe Barone e Pradè trattare gli aumenti che sembrano un atto dovuto, ma non sarà facilissimo strappare allungamenti di contratto a fronte di aumento di stipendio. Se lo cose fossero state fatte per gradi e al momento giusto oggi forse non ci sarebbero i casi Chiesa e compagnia…
Ieri intanto il computer ha elaborato il calendario. Fate cambiare il computer o fatelo benedire, parlo per la Fiorentina. Nelle prime sei giornate Napoli, Genoa, Juventus, Atalanta, Samp e Milan sono tanta roba, soprattutto per una squadra nuova e una proprietà in rodaggio. Fra queste, fra l’altro, ben tre devono già essere pronte e in forma anche per la Champions. Ma pure Genoa (fuori) e Samp sono squadre storicamente non semplici. Alla seconda giornata casalinga arriva a Firenze la Juventus e ci saranno i fuochi d’artificio firmati Rocco Commisso. Aspettiamoli, ma caro Rocco prima di accendere i fuochi serve fare una squadra all’altezza delle attese e della Fiorentina. Siamo sicuri che la farai…ma falla…