BERNA ALLA JUVE: CI SIAMO. STURARO O RINCON A FIRENZE. SPALLETTI VUOLE CHIESA. ANCHE IL NAPOLI SUL BABY VIOLA. BORJA PARLERÀ AI TIFOSI. VENDERE LA SOCIETÀ? ABBIAMO SCHERZATO. UNA MAIL INTERNA: I PROGRAMMI SONO INVARIATI, STADIO COMPRESO

29.06.2017 00:00 di  Enzo Bucchioni  Twitter:    vedi letture
BERNA ALLA JUVE: CI SIAMO. STURARO O RINCON A FIRENZE. SPALLETTI VUOLE CHIESA. ANCHE IL NAPOLI SUL BABY VIOLA. BORJA PARLERÀ AI TIFOSI. VENDERE LA SOCIETÀ? ABBIAMO SCHERZATO. UNA MAIL INTERNA: I PROGRAMMI SONO INVARIATI, STADIO COMPRESO
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Come volevasi dimostrare, la Fiorentina è in vendita, anzi no. Ci siamo sbagliati. Il comunicato dettato lunedì pomeriggio da Diego Della Valle alla sua segretaria, come da noi ampiamente previsto fin da subito, si è rivelato soltanto un gesto istintivo, di pancia, tipico di un personaggio umorale. Insomma, una sorta di provocazione a Firenze e ai tifosi della Fiorentina, un avvertimento e una reazione alle contestazioni sempre più crescenti. Niente di più. Una delle tante uscite di Diego Della Valle simile a quelle notissime contro Berlusconi, Agnelli, Renzi, Geronzi e tanti altri. E’ fatto così, tanto che Andrea Della Valle e Cognigni (gli unici che hanno letto il comunicato prima della pubblicazione) non erano d’accordo, ma Diego è andato avanti lo stesso. Aveva in testa di dare uno schiaffo e l’ha dato. Tre giorni dopo il problema è come disinnescare e gestire una vicenda che rischia di essere un altro boomerang sulla Fiorentina e di allontanare ancora di più da Firenze una proprietà non certo amata. Nessuno in città l’ha presa bene, dalla politica all’imprenditoria e, naturalmente, ai tifosi.

Ma anche tutti quelli che hanno rapporti con la Fiorentina, tanto per cominciare gli sponsor che pochi giorni prima avevano chiuso contratti, sono rimasti perplessi, allibiti e si stanno ancora chiedendo "ma che succede?". Un danno notevole. Per ovviare e rimettere a posto le cose, all’interno della Fiorentina è stata inviata una mail firmata Cognigni a tutti i componenti del consiglio d’amministrazione e ai manager più importanti per dire in sostanza che si va avanti come prima, non è cambiato niente, i programmi di rinnovamento, il mercato, tutto quello che si stava facendo, stadio compreso, va portato avanti con la stessa energia e determinazione.

Questo messaggio dovrà essere trasmesso anche all’esterno per evitare ripercussioni economiche e di immagine. Tutti hanno capito che, per fortuna o purtroppo, la Fiorentina in vendita solo ai veri fiorentini o a quelli che potranno fare meglio, è roba che non esiste. Se davvero Ddv avesse voluto vendere avrebbe incaricato una banca d’affari in gran segreto e l’avrebbe annunciato a cose fatte. Il problema è che l’intenzione vera di vendere non c’è e soprattutto non ci sono acquirenti fiorentini e non, disposti a pagare 250 milioni una società che ne vale 150 al massimo.

Quelli che hanno parlato di Goldman Sachs già al lavoro o di cinesi in arrivo e quant’altro, hanno abboccato come al solito e rimesso in circolo una notizia data in esclusiva da noi qualche mese fa e ancora in memoria su questo giornale online. La banca d’affari aveva soltanto sondato il terreno per una cordata di imprenditori cinesi, ma tutto è nato e morto a fronte della richiesta eccessiva. Ma chi brancola nel buio fa così, come quelli che hanno annunciato soltanto lunedì mattina Ddv e Adv più vicini alla Fiorentina, pronti a tornare a Moena. Peccato che nel pomeriggio sia arrivato il famoso comunicato della cessione. Gente informatissima. Roba da sprofondare, ma ormai tutti galleggiano sulle millanterie. Contenti loro e certi giornali…

Tornando alla questione "vendere o non vendere questo è il problema", cosa fare adesso per recuperare? Le teste d’uovo viola sono al lavoro. L’idea è quella di aspettare qualche buon acquisto e poi dare mandato a Andrea Della Valle. Solo lui con Antognoni e Salica potrà spiegare meglio (se lo vorrà), con il cuore in mano, che alla Fiorentina i Dv ci tengono ancora e che sono semplicemente stanchi di offese e critiche eccessive. Si può ripartire assieme, su basi diverse, con programmi chiari, senza permali e ripicche? Le diplomazie sono al lavoro. E non sarà facile.

Per quanto riguarda lo stadio, anche qui l’intenzione resta quella di farlo tanto che dopo il plastico, è stato dato l’incarico a uno studio internazionale per la progettazione vera e propria, un giochino da oltre cinque milioni di euro. Del resto lo stadio è l’unica strada per provare a fare business e poi (magari) rivendere e questo i Della Valle lo sanno benissimo. Comunque ha detto bene il presidente degli industriali, con o senza Della Valle lo stadio a Firenze va fatto. E su questo c’è la spinta fortissima del sindaco Nardella.

Insomma, non una vera e propria tempesta in un bicchier d’acqua, ma quasi. Fra i manager in difficoltà, naturalmente, anche Pantaleo Corvino. Già non era messo benissimo, poi la notizia della possibile vendita della società, ha aumentato le difficoltà nelle trattative. Facile capire che chi tratta acquisti o vendite, vuole davanti una società con programmi credibili.

Comunque il lavoro va avanti e radio mercato parla soprattutto di Bernardeschi. Ora che l’Europeo è finito e le prestazioni del ragazzo hanno convinto tutti, soprattutto la Juventus ha deciso, a Torino lo vogliono assolutamente. Forse già oggi ci sarà l’incontro fra Corvino e l’avvocato Bozzo per analizzare la proposta bianconera e le altre pervenute in queste settimane. La Juve offre 45 milioni più uno fra Sturaro e Rincon con contratto di cinque anni a quattro milioni netti a salire per il giocatore che vuole fortemente giocare con Buffon. Lui ha deciso, ora la palla passa alla Fiorentina.

I rumors parlano invece di un disamore dell’Inter. Spalletti ha fatto di tutto per tenersi Perisic e ora che sembra esserci riuscito non ha più bisogno di Bernardeschi. Ha chiesto invece a Sabatini e Ausilio fortissimamente Federico Chiesa. Ma attorno al baby viola, lui sì assolutamente incedibile per Adv, c’è molta attenzione. Durante uno dei soggiorni a Capri, amici comuni di Ddv e De Laurentiis, con il presidente napoletano a Los Angeles (è tornato ieri) hanno tastato il terreno proprio per Chiesa con un’offerta molto importante. Era l’obiettivo numero uno del Napoli, un’alternativa a Callejon. Dopo il no secco dei viola, Adl si è buttato su Ounas (preso) e soprattutto su Berenguer dell’ Osasuna.

Tornando a Bernardeschi, il Chelsea potrebbe arrivare a sessanta, ma il giocatore preferisce stare in Italia per avere più chances per i mondiali. Corvino terrà duro sui prezzi fissati. Anche per Kalinic, difficile schiodarlo da trenta milioni. Ieri a pranzo il procuratore del giocatore ha fatto presente che a certe cifre è difficile venderlo. Il Milan, infatti, nel frattempo ha preso Borini (Montella lo voleva anche a Firenze) e si è raffreddato su Kalinic. All’offerta quindici milioni più Bertolacci è stato risposto no. Fra l’altro con Saponara già preso sarebbe difficile farlo convivere nel 4-2-3-1. Farebbero più comodo Kucka o Poli, ma sembrano avviati verso altre destinazioni. Comunque Kalinic va venduto prima del ritiro. Borja Valero, di fatto, è invece già un giocatore dell’Inter. L’accordo per lui c’è (tre anni a 3,2 milioni l’anno) e al viola andranno 6-7 milioni con bonus. Si tratta di gestire la vicenda dal punto di vista mediatico, sarà Borja (si dice) a spiegare ai tifosi che al suo desiderio di restare a Firenze ma solo allungando il contratto fino a 36 anni, la Fiorentina ha risposto no per ragioni di età e di ingaggio. L’Inter ha detto sì, pazienza.