BENEVENTO, EVITARE LA TRAPPOLA… PIOLI SI FIDA DI CHI HA VINTO DOMENICA. CHIESA: E’ COSI’ DIFFICILE IL RINNOVO? STADIO: SE OGNUNO FA LA PROPRIA PARTE…
In questa vigilia si sentirà peggio Baroni o Pioli? A proposito, auguroni Stefano, 52 anni portati benissimo, nonostante i grattacapi viola… Torniamo alla risposta: sicuramente Baroni, non ci sono discussioni. Zero punti in classifica dopo 8 giornate, infortuni a catena, squadra francamente scarsa. L’allenatore di Tavarnuzze di colpe ne ha veramente poche. Avremmo visto volentieri Capello o Mourinho col suo Benevento… Avrebbero fatto poco di più. Detto allora che tutti in questa sfida si cambierebbero con Pioli, ricordiamoci che il calcio è pieno di trappole. Il vecchio Trap, sia detto con simpatia, sosteneva spesso: “Più boschi giri più lupi trovi”. Ecco, a Benevento al momento sono affamati di punti, con i denti affilati, disposti a tutto pur di annientante quello zero in classifica. La Fiorentina è avvisata: qualsiasi calo di concentrazione, oltre ad essere ingiustificato, diventerebbe una trappola feroce. Se la Fiorentina esprimerà i propri valori, saranno 3 punti. Se al contrario si presenterà moscia, passerà un brutto pomeriggio. Non dimentichiamo che in quello stadio l’Inter ha ballato, seppur alla fine sia risultata vincente.
Pioli andrà verso la conferma pressoché dei suoi titolari. Stefano è saggio, non ama rivoltare come un guanto la sua squadra. Questa Fiorentina è già condannata a trovare un assemblaggio, figuriamoci se può concedersi il lusso di fare ulteriori esperimenti.
Chiesa in campo diventa sempre più forte e fuori diventa sempre più un caso. Domanda banale: e’ così difficile fargli firmare un nuovo contratto? Quanto può valere il nuovo stipendio? Diciamo 1,5 milioni netti a stagione? Da 400mila a 1,5 ci si può arrivare, uno sforzo che le parti in causa possono esercitare. E allora? Firenze aspetta che la trattativa si chiuda alla svelta: lo merita Federico per ciò che ha espresso, soprattutto nei suoi comportamenti. Lo meritano i tifosi che non ne possono più di tarantelle, intese come balletti estenuanti. Lo meritano Pioli e la squadra per un pizzico di serenità. La società dal buon esito di questa operazione potrà ritrovare uno spicchio di sorriso.
Francamente faremmo molta fatica a comprendere un verdetto negativo di questa vicenda. I balletti non saranno accettati nemmeno sul terreno dello stadio. La questione è complessa, anche perché siamo in Italia, nella terra dei lacci e laccioli burocratici. Ciò che all’estero è fluido, qui diventa massa informe. Intanto, ogni attore in commedia sarebbe bene che recitasse alla perfezione la propria parte. Insomma, che nessuno si tiri indietro da promesse e intendimenti. Se accadesse questo saremmo non distanti dalla soluzione felice dell’intrigo. I balletti alla lunga stancano. Proprio tutti.