LA FESTA SALVEZZA
E' andata in scena poco fa la cena che ha riunito il gruppo viola evidentemente in vena di festeggiamenti per aver raggiunto la salvezza. Una "festa salvezza" che non è passata inosservata nemmeno per la redazione di Firenzeviola.it. Molti, per la verità, si erano già accorti della presenza di svariati giocatori viola in un ristorante sul Lungarno prima di Piazza Ferrucci, anche per un nutrito gruppo di ragazze che attendevano i viola fuori dal ristorante per scambiare qualche battuta.
Nel gruppo quasi al completo, non c'erano nè Vargas (come del resto sempre accaduto questa stagione) nè Ljajic (già ripartito per la Serbia dopo l'esclusione dalla rosa confermata dal club viola) nè Kharja. Una cena di festeggiamenti, dunque, che ogni tanto vedeva qualche giocatore concedersi una pausa all'esterno del locale, oltre a qualche sigaretta. Poco dopo mezzanotte se ne sono andati Montolivo e Boruc, mentre di lì a qualche minuto il resto del gruppo (con loro anche gli amici, molti dei quali pierre dei principali locali fiorentini) si è spostato in un altro locale a Firenze sud. Tra i più in vista Cerci, sulla sua Ferrari rossa, e Natali, su quella nera, con Jovetic e Nastasic protagonisti invece in quanto a savoir faire.
Verrebbe da pensare che, infondo, di fronte a una salvezza come quella raggiunta, la squadra viola abbia comunque deciso di festeggiare nonostante le previsioni d'inizio stagione fossero diverse. Verrebbe anche da pensare che, giocando di domenica, forse il giovedì sera, e un orario comunque tardo, non è propriamente la serata esatta per far baldoria. Ma al tempo stesso vien da pensare anche che, infondo, anche stasera è stata rispettata una sorta di abitudine che si è ripetuta un po' per tutto l'anno. Con un gruppo che, però, quando poi è sceso in campo raramente ha fatto in modo che anche i tifosi potessero avere qualcosa da festeggiare. Poco male, almeno per la squadra e la società che era a conoscenza della serata. Visto che comunque anche una salvezza come quella raggiunta quest'anno meritava di essere degnamente festeggiata.