UJFALUSI, Peccato essere venuto via prima della C.L.

29.03.2020 18:53 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
UJFALUSI, Peccato essere venuto via prima della C.L.
© foto di Federico De Luca

Proseguono le dirette social dell'ex portiere viola Sebastien Frey. L'ospite di oggi è Tomas Ujfalusi, ex difensore e suo compagno ai tempi della Fiorentina. Ecco quanto dichiarato da Ufo: "Adesso lavoro con la televisione della Repubblica Ceca, faccio soprattutto Champions League. Anche con la nazionale U20, ma non faccio l'allenatore. Mi toglie troppo tempo, ho una figlia di 15 anni che sta diventando una bella ragazza... Devo controllarla (ride, ndr)! Mi è dispiaciuto andare via prima di poter giocare la Champions League con la Fiorentina".

Meglio terzino o centrale?
"Mi piaceva più giocare da terzino perché potevo andare... Ma nel sangue sono sempre stato un centrale, anche al Galatasaray giocavo lì. All'Atletico iniziai da centrale poi a volte mi spostavano sulla fascia. Quanta delusione post-Rangers? Ognuno si incazza in modo differente... Ma ci siamo andati vicini".

Quanto rompevi le scatole a Kuzmanovic?
"Ero come suo padre, gli dovevo stare dietro e mi chiedeva sempre tutto, perché non parlava italiano. Ci siamo sentiti un po' di tempo fa, pensa che ha tre figli... Kuz, quel ragazzino! Gioca ancora, è tornato in Svizzera ma gioca poco. L'anno in cui arrivò fu difficile per lui, anche Adrian Mutu gli faceva di tutto".

E nonno Jorgensen?
"So che guida i pullman. Una volta mi ha chiamato, che c'erano sessanta danesi a Praga e volevano vedere qualche partita".

Qual è il ricordo più bello in viola?
"Quella partita contro la Juve... Quando siamo tornati c'erano 5000 persone. Abbiamo vinto dopo tanti anni. O anche il primo anno, che ci siamo salvati all'ultima giornata".

Cosa faceva Lupatelli nello spogliatoio?
"Era divertente, ci faceva ridere".

Quante vittorie in Turchia?
"Due titoli e due coppe. Una l'ho vinta giocando, la seconda già non giocavo. Lavoravo con loro: lì è stato bello, c'era Mancini, c'era il grande Taffarel".

In che lingua parlavi con Corvino?
"Non ci ho parlato quasi mai con Corvino (ride, ndr)!".

Com'è il calcio ceco ora?
"Sta migliorando, anche lo Slavia Praga in Champions League ha fatto benissimo. Abbiamo giocatori giovanissimi e forti, speriamo che arrivi anche qualcuno in Italia. Schick è andato via, in Germania, ora c'è Barak nel Lecce".

Chi il miglior allenatore nella carriera?
"Quello che mi ha portato nel calcio, e nella nazionale. Ma dico Cesare Prandelli, mi ha fatto diventare quello che sono diventato: è lui che mi ha trasformato in un terzino. Ma anche Fatih Terim".