RIBERY, L'idea di allenare mi piace, a Salerno sto bene
Una volta annunciato l'addio al calcio giocato, Franck Ribery ha parlato ai microfoni di DAZN nel post gara di Salernitana-Spezia, gara in cui ha anche ricevuto una bella standing ovation da parte dell'Arechi prima del match, non nascondendo la propria emozione. La gara ha anche visto il suo esordio in panchina, da collaboratore tecnico di Nicola: “Sapevo che sarebbe stata una giornata particolare per me. È stata una cosa molto bella poter ringraziare tutti, dalla squadra al presidente, l’allenatore e i tifosi. Sono rimato a Salerno perché mi sono trovato molto bene con la squadra, il presidente, il pubblico e l’allenatore. Per me è stato difficile quando ho sentito che avrei dovuto smettere di giocare. Ho avuto subito una proposta della società: mi piace stare vicino alla squadra, stare in campo. Posso portare tante cose. Ora sarà tutto un po’ diverso, ma ancora non penso ad essere veramente in questo ruolo. Mi piace essere vicino ai giocatori, ma ora è un’altra vita. Il messaggio che voglio far passare alla squadra è che io li posso aiutare. Sono fiero di loro, è stata una grande settimana e sono contento che oggi la squadra ha dato tanto. È una bella vittoria per tutti. L’idea di allenare mi piace, c'è ancora tanto tempo avanti.
Quanto puoi dare al calcio?
“Sono una persona a cui il calcio ha dato tutto. Da giovane ho avuto una vita difficile, sono cresciuto in strada, ma è importante non dimenticare da dove vieni. Ai giovani posso far passare il messaggio che noi siamo fortunati. È bello giocare, fare allenamento, ed è una cosa che un po’ mi fa male perché non posso più giocare, provo dolore se lo faccio”.
Ribery dove sta in una classifica all time?
“Non so dove posso mettermi. Ho fatto una bella carriera, più di 22 anni, ho vinto tante cose. Perché non mettermi nei primi cinque? Ho avuto una carriera lunga, giocando 12 anni al Bayern Monaco, a Marsiglia, fa la differenza”.