MICCOLI, A Firenze giocavo con tendine quasi rotto
Fabrizio Miccoli ex attaccante della Fiorentina ha parlato così a TMW Radio:
Come è stato alla Juventus? "C'era Del Piero, ma anche Trezeguet, Zalayeta e Di Vaio lì davanti. Ma in generale era una grande squadra. C'era Montero, una delle persone più vere mai incontrate nel calcio. Al di là del giocatore, come persona era eccezionale. All'inizio non sono stato benissimo. Ricordo i gol che feci col Perugia alla Juve, con Montero che me le promise al ritorno. Al rientro i tifosi se la presero con me per il tatuaggio di Che Guevara, ma alla fine abbiamo chiarito. Io feci quel tatuaggio non per questioni politiche ma perché lo aveva Maradona, il mio idolo. Far parte di un gruppo incredibile, formato da grandi campioni, è stato un privilegio. Si vuole sempre vincere in quel club e sono stato benissimo. Non volevo andare via, volevo giocarmi il posto ma avevo mercato e decisi di andare alla Fiorentina".
Come ha vissuto a Firenze? "Ho avuto un po' di problemi all'inizio ma sul campo mi sono guadagnato l'affetto dei tifosi. Per la Fiorentina ho giocato con un tendine quasi rotto, facevo di tutto per giocare. Quell'anno li ho quasi salvati da solo con i miei gol".