MARCHIONNI, Rimpianti? Non aver vinto a Firenze
L'ex centrocampista viola Marco Marchionni, oggi vice-allenatore della Carrarese, ha parlato nel corso di una diretta Instagram con la Fiorentina: "Il mio fu un arrivo tranquillo, mi voleva Prandelli con cui avevo un buon rapporto, al pari di Frey e Gilardino con cui avevo giocato a Parma. In un giorno trovai l'accordo, l'allenatore mi stimava e ancora oggi conosco a memoria i suoi movimenti. Avevamo il preliminare di Champions con lo Sporting, lo preparammo a Cortina con tanti tifosi, idem a San Piero a Sieve: Firenze vive di calcio. Fummo bravi a ribaltare il risultato e anche fortunati. Liverpool? Una partita storica per Firenze, eravamo coscienti della nostra forza. Fu una notte magica, la città era incredula e ricordo che tifosi che piangevano perché non ci credevano. L'esperienza alla Juve mi aveva aiutato con la mentalità vincente, certe partite erano normali. Tra noi c'era qualcosa di speciale, mi piace ricordare il 3-2 contro il Bayern, corazzata che arrivò in finale. Con noi però meritavano di uscire, il gol di Robben è stato un nostro errore: sapevamo sarebbe rientrato sul sinistro. Purtroppo non aver vinto nulla è un rimpianto, in squadra avevamo chi ha fatto la storia del calcio italiano. In Europa forse potevamo fare di più".
Che pensa della Fiorentina di Commisso?
"Gli serve tempo, ma vuole sfruttarlo bene. Cerca di alzare l'asticella, ora vediamo come succede alla ripresa: tre mesi di stop sono tanti. La Fioretina mi è rimasta nel cuore, anche oggi la seguo spesso perché mi hanno fatto sentire un giocatore importante: i tifosi non mi hanno mai rotto le scatole, mi sono rimasti vicini. Ricordo con piacere la piazza di Firenze, ha grande passione ma ti lascia vivere in tranquillità, prima del fine settimana. Spero riescano ad alzare l'asticella, Firenze lo merita".