FREY, L'ultimo anno a Firenze avevo il Corvinovirus
Sebastien Frey, nel corso della diretta Instagram con Alberto Gilardino, ha affrontato vari temi, cominciando dalla pesante eredità raccolta a Firenze nel dopo-Toldo: "I fatti hanno dimostrato che non mi pesava niente. Lo stesso è stato prima a Parma, ero il dopo-Buffon... A qualità mentali e sul campo non mi sono mai sentito inferiore a nessuno. Francesco è un amico, Gigi lo rispetto, ma Buffon è Buffon, Toldo è Toldo e Frey è Frey. Nazionale? Comunque ho fatto quattro anni... Giocando poco, ma c'ero. Dragowski? Ne parlo tutti i giorni ormai, penso che quando finiamo ci fidanziamo (scherza, ndr). Sono contento di come sta facendo: è un professionista serio, si allena bene e sta facendo un grande campionato. Per me Gila da allenatore è tipo Beppe Iachini: bravo, ha bisogno di cercare un rapporto diretto con i giocatori. Vargas? Alla prima stagione doveva adattarsi, trovare la posizione giusta, ma dopo... Una forza fisica così, un cross del genere... Juanito era devastante.
L'ultimo anno a Firenze sono stato colpito invece dal Corvinovirus... Mi ha costretto ad andare via, l'ultima stagione ero ammalato. Castrovilli? L'ho scoperto quest'anno e questo ragazzo, se tiene la testa sulle spalle, ha un potenziale enorme. Ribery? Ci ho giocato in Nazionale, è un trascinatore come Ibra e non vedo l'ora torni in campo. Lobont? Siamo ancora amici, portiere storico della nazionale rumena, ha fatto una bella carriera. Cena con gli ex viola? Eravamo d'accordo per incontrarci a Firenze, anche con la società. Poi hanno esonerato Montella e sono arrivati tutti i problemi, ne riparleremo magari per la prossima stagione. Fiorentina-Roma 4-1? Ci massacrarono perché eravamo andati a cena fuori giovedì sera. Andammo in tre a parlare con la società, volevano multarci e io andai a dire di sospendere tutto, se avessimo perso poi avremmo pagato. E invece abbiamo vinto".