DI CHIARA, Strutture non fanno la differenza. Ora...
Alberto Di Chiara, doppio ex di Fiorentina e Parma, è intervenuto per parlare della sfida di domenica. Queste le sue dichiarazioni:
I viola stupiscono nel bene e nel male. Quanto ha saputo Prandelli gestire una situazione complicata?
"Quando siamo in queste situazioni non c'è mai una colpa unica. Dalla società fino in fondo dovrebbe essere tutto ben collegato, ma evidentemente non è così. Commisso ancora non è riuscito a far ritrovare quell'identità a questa squadra, Prandelli ha fatto delle valutazioni e degli errori che non vivendo all'interno dello spogliatoio non ti spieghi: il mancato utilizzo di Callejon, l'impiego di Eysseric... Il calcio lo giudichi con i risultati che fai in campo, la vittoria con la Juventus è stato un episodio isolato, la media è di meno di un punto a partita ed è da retrocessione. Parma e Benevento sono alla portata, ma è vero anche il contrario e bisogna stare molto attenti".
Ribery e Castrovilli in questo periodo hanno sofferto particolarmente. Quando non fanno la differenza loro soffre tutta la squadra.
"Ci sono delle mancanze qui dentro. Castrovilli, Ribery e forse Bonaventura sono gli unici in grado di fare la differenza, di saltare l'uomo, cambiare passo, ma non stanno rendendo. Una squadra che perde a Udine per una disattenzione difensiva che non ci può stare in chi lotta per la salvezza, ti porta a capire che non c'è molta serenità e molta tranquillità all'interno della struttura Fiorentina. L'unico che potrebbe essere il famoso allenatore in campo è Ribery che poi è stato sostituito nel momento in cui è arrivato il gol del 2-1. I viola non sono nelle condizioni mentali giuste e Prandelli deve raddrizzare la baracca".
Se le avessero detto che si sarebbe allenato nel Centro Sportivo, come avrebbe reagito?
"Maradona palleggiava nei campi di fango, la differenza la fanno i giocatori e non le strutture. Ovviamente è un business differente e ti dà tranquillità, è un investimento bello, un fiore all'occhiello, ma è sugli uomini che deve puntare Commisso per fare un reset delle cose sia in campo che non (riferimento alla dirigenza, ndr) per uscire da questa situazione difficile".