DICA, Convinto dal mio amico Mutu
Dopo il pareggio agli Europei, la Romania si è difesa bene anche ieri, contro l’Italia: la rappresentanza di cronisti connazionali di Nicolae Dica alla conferenza stampa era nutrita e qualificata. Segno tangibile dell’elevata considerazione di cui gode in patria il trequartista, che il Catania ha prelevato nel pieno della maturità calcistica,a 28 anni,dimostrando con un quadriennale di voler puntare sulla sua classe per guadagnare posizioni nel calcio nazionale. Dica, miglior giocatore romeno del 2006, terzo dietro Kakà e Cristiano Ronaldo nella graduatoria Champions 2006-07, si presenta con palmares significativo (semifinale di Uefa,due titoli e una Supercoppa romeni) e idee chiare: «Walter (Zenga, ndr) è stato certamente importante,per il mio arrivo. Mi ha chiamato prima degli Europei e mi ha trasmesso grande entusiasmo, con lui ho lavorato benissimo e so che possiamo ottenere buoni risultati anche qui». Il rapporto tra i due è di affinità elettiva in ambito calcistico: «Ai suoi ordini ho giocato da trequartista e da seconda punta,conservo ricordi bellissimi del campionato vinto insieme, alla Steaua».
CORI E APPLAUSI
L’ad Pietro Lo Monaco rimarca: «Vero, Dica è stato “sponsorizzato”dal nostro tecnico,ma il consiglio dell’allenatore ha ricevuto il pieno avallo aziendale. A lui andrà la maglia numero 10, crediamo molto nelle sue possibilità ma ciò non toglie che dovrà faticare come tutti per guadagnarsi il posto».Nicolae,accompagnato dalla moglie e festeggiato da numerosi tifosi entusiasti (faceva capolino anche una bandiera della Romania) che hanno intonato cori e tributato applausi al nuovo beniamino, ha confessato d’ispirarsi ad Alex Del Piero, nonostante uno dei suoi soprannomi sia riferito ad un altro giocatore italiano, Di Canio, probabilmente per la somiglianza del cognome abbinata a caratteristiche tecnicotattiche similari. Del resto, gli appellativi di fantasia non mancano: si va da “RonalDica”a “Mago della Steaua” o “Brasiliano della Steaua”. Dal suo Paese,però,avanzano l’ipotesi che con la maglia del Catania, mancando la vetrina internazionale, Dica possa perdere la Nazionale. «Non credo.Ho parlato con il selezionatore:se farò bene sarò chiamato,regolarmente.Sono sicuro di aver fatto il passo giusto, ci tengo molto a fare bella figura e credo di essere preparato,giunto in tempo ».
CONSIGLI
Al momento della scelta, preziosi alcuni consigli: «Ho parlato anche con Mutu, Chivu e Codrea. Mi hanno detto cose belle della squadra e della città, mi hanno consigliato di venire.Spero di batterli!».Sarebbe un modo singolare di ringraziare: il gesto verrebbe apprezzato in particolare, semmai,dai sostenitori rossazzurri, che dal ritorno in A ad oggi hanno sempre visto la loro squadra perdere contro Fiorentina ed Inter, pareggiando invece in quattro occasioni col Siena. Dica confessa ancora: «La doppietta alla Dinamo in Champions è la gioia personale che ricordo con maggior piacere. I dissapori con alcuni tifosi romeni? Nascono da un conflitto di tre anni fa.E io non ho dimenticato ». Dopo 109 reti nelle competizioni ufficiali in Romania, 14 gol nei tornei continentali per club ed 8 marcature con la Nazionale,non resta che attendere la prima prodezza in Italia. Un’idea c’è già: «Mi piacerebbe arrivasse proprio alla prima giornata».
Dica, che è molto amico di Mutu da molto tempo avendo fatto con lui la scuola calcio, è stato un obiettivo viola ed ha espresso prorpio a Firenzeviola.it un anno e mezzo fa la volontà di venire in Italia.
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