CRESCE L'ATTESA

12.11.2010 01:15 di  Marco Gori   vedi letture
CRESCE L'ATTESA
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

Anche la giornata che si è appena conclusa, ha visto, per quanto riguarda il mercato della Fiorentina, i fari puntati sulla missione di Pantaleo Corvino in Sudamerica. Abbiamo cercato in tutti i modi di capire quale possa essere il motivo che ha spinto il ds viola ad intraprendere questo viaggio, ma le indicazioni dateci da alcuni esperti del mercato di Oltreoceano come Eugenio Ascari e Sabatino Durante, pur fornendoci degli indizi preziosi, non ci permettono ancora di azzardare delle ipotesi. Il primo ha aggiunto alla lista dei possibili obiettivi gigliati i nomi di Chico e Rever ed ha ribadito un concetto importante: “Un ds come Corvino non va in Brasile per tre giorni o quattro se non ha un motivo forte dietro”. Il secondo, oltre ad allontanare dalla Fiorentina il difensore Miranda –tra l’altro ci risulta che anche Jucilei possa prendere strade diverse da quelle che portano in Italia, seguendo le orme di molti suoi connazionali che alla Serie A preferiscono i rubli della Premjer Liga- ha evidenziato un aspetto decisamente importante: ovvero come acquistare a gennaio un calciatore che milita nei campionati brasiliani rappresenti un rischio dal punto di vista della preparazione, visto che in quel periodo i giocatori si godono le vacanze dopo le fatiche dei vari tornei disputati e potrebbero raggiungere il top della forma fisica, nella migliore delle ipotesi, quando da noi il campionato starà ormai volgendo al termine.

Lo stesso Durante ha però fatto un’eccezione, parlando di “cavallo di ritorno”. Cosa intendeva con questo termine? Un giocatore che Corvino ha già seguito in passato? Oppure qualcuno che ha già militato nei campionati del Vecchio continente? Anche queste due ipotesi ci lasciano qualche perplessità: se è vero che un giocatore che già conosce i metodi di allenamento in uso in molti campionati europei può essere avvantaggiato nel recuperare il gap che lo separa da compagni e avversari che a gennaio sono solitamente al top della forma fisica, allo stesso tempo, se un giocatore torna in Brasile dopo un’esperienza in Europa, non è spesso un bel segno. E’ il caso dello stesso Rever, che, approdato l’inverno scorso al Wolfsburg, se ne è tornato in patria con zero presenze all’attivo. Vedremo se Corvino sarà finalmente tornato quel dirigente in grado di stupire tutti, magari mettendo a segno il colpo per gennaio non in Sudamerica ma in quella tappa europea che molti prevedono per il suo viaggio di ritorno.