TRE CASI DA MANEGGIARE CON CURA di Manola Conte
Andrea Della Valle e Corvino hanno detto che ³non ci sarà ridimensionamento² e i tifosi sperano che il mercato della Fiorentina si orienti, prima di tutto, a conservare i campioni che già sono in casa.
In questa direzione Corvino ha iscritto Jovetic nell'elenco degli incedibili, e non è notizia di poco conto, ma quando si parla di mercato, si sa, gli scenari possono essere molteplici. Così, quasi questo campionato fosse già stato messo in archivio (errore che Prandelli e la squadra non possono commettere), le voci di possibili acquisti e cessioni hanno cominciato a rincorrersi. Fra tanti nomi e tanti dubbi c'è la certezza che giugno presenterà tre casi da maneggiare con cura: Frey, Vargas e naturalmente Mutu. Saranno le loro partenze o le loro conferme ad indirizzare in maniera significativa il mercato della Fiorentina. Proviamo, allora, a definire lo scenario che si andrà a delineare.
Sebastien Frey - Sulla testa di Frey (che ha un contratto che lo lega alla Fiorentina fino al 2013) grava una clausola rescissoria di 18 milioni di euro. Stante l'attuale situazione del mercato c'è da chiedersi se qualcuno busserà mai alla porta di Corvino. Certo è che se ci fosse qualcuno disposto a sborsare quella cifra la società viola, nonostante l'importanza del giocatore, non si tirerebbe certo indietro trovandosi nella straordinaria posizione di fare contemporaneamente cassa ed abbattere in maniera significativa il monte ingaggi.
Juan Manuel Vargas - Da quando è esploso, cioè dall¹inizio di questa stagione, il peruviano è diventato il vero uomo mercato, ma allo stesso tempo, la variante tattica più interessante della Fiorentina. Quando gira lui (meglio se sul lato opposto spinge con la stessa intensità anche Marchionni) gira per forza meglio anche la Fiorentina.
Il peruviano ha un contratto fino al 2013, la società viola farà ogni sforzo possibile per trattenerlo, ma se a giugno il Real, o altri club, bussassero alla porta di Corvino con 22-25 milioni di euro, sarebbe dura non venderlo.
Adrian Mutu - I nove mesi di squalifica hanno ³spiazzano² le pianificazioni future sia del giocatore che della Fiorentina. Se Mutu fosse incappato in una squalifica di pochi mesi o addirittura fosse stato assolto, una decisione legata al prolungamento del contratto o quella di un addio, con scelta del miglior offerente, sarebbe appartenuta, per entrambi, solo ad una fredda strategia di mercato. Stante la squalifica è invece chiaro che, sia la società che il giocatore, si trovano di fronte ad un bivio. Mutu ha un contratto fino al 2012 che potrebbe far valere, ma la Fiorentina, che nel frattempo ha eletto Jovetic a suo sostituto, potrebbe alzare la voce mettendo il giocatore al minimo di stipendio fino al prossimo ottobre, offrendogli poi un futuro in panchina. Situazione che gioverebbe poco ad entrambi perché, se così fosse, Mutu si troverebbe ad avere due anni di ingaggio (circa 6 milioni di euro) garantiti, ma una prospettiva futura poco allettante, mentre la Fiorentina avrebbe l'onere di un costo importante, nell'impossibilità di godere di un giocatore di indubbio valore, ma irrimediabilmente demotivato. E' chiaro che per entrambe le parti diventa indispensabile trovare un punto d'incontro. Se Mutu volesse andarsi a giocare una nuova chance altrove, la Fiorentina dovrebbe accettare di venderlo ad un valore magari inferiore di quanto è stato pagato (sotto gli otto milioni di euro) facendo poca cassa, ma riducendo in maniera significativa il monte ingaggi. Se Mutu fosse invece fortemente motivato a restare (e tra averlo e non averlo ce ne corre), dovrebbe presumibilmente ridurre le sue pretese di ingaggio puntando magari ad un prolungamento. La Fiorentina si troverebbe così a rinunciare ad un po' di denaro, ma guadagnerebbe un giocatore dalle indubbie qualità. Un giocatore che potrebbe davvero essere un valore aggiunto per il futuro.