K9 IL NOSTRO INZAGHI di Marco Conterio
Di Marco Conterio, per Firenzeviola.it
FirenzeViola.it
© foto di Tommaso Loreto
Dribbling, ripartenza palla al piede, colpi di fino e tocchi spettacolari. Ti immagini tutto questo quando sul passaporto leggi Brasile, terra di samba e di fenomeni. Ti aspetti un Garrincha con il suo andare zoppo ed i suoi dribbling ubriacanti, magari anche un Denilson, quello che saltava undici uomini e poi non segnava mai, oppure un Romario. Perché anche a lui, si ispira Keirrison. Palmares alla mano e sotto gli occhi: scarpa d'oro, Barçelona, 18 milioni. Acquolina in bocca, è arrivato il vice-Gila. Poi le apparizioni arrivano sparute ed impalpabili. Di Garrincha neanche l'ombra, neppure del fumo negli occhi di Denilson, quanto mai della funambolicità e praticità di Romario.
Keirrison è calcisticamente brasiliano solo d'adozione. A proposito di paragoni improbabili. Lui e suo fratello si sono così ritrovati un nome che porta con sé la passione del padre per Jim Morrison e i Doors. Con quel sorriso da bravo ragazzo, quelle movenze da cucciolo d'area, difficile immaginarlo al Whisky a GoGo a registrare canzoni o all'Isola di Wight con gli Who e Miles Davies.
Altro che brasiliano, dicevamo. L'istinto, la furbizia, la prontezza, il movimento ultimo, sono i più italici che esistano. Il cinismo d'area del buon K9 è degno del primo Inzaghi. Fuori da quel recinto per cecchini, si sente perso. I difensori avversari lo prendono a sportellate, i terzini chiudono e fanno valere il fisico, lui gioca talvolta di sponda ma, quando ha palla nell'uno contro uno a trenta metri dalla porta, non pensi mai "ok, ora si segna". Ti aspetti il passaggio comodo, l'uno-due morbido, l'appoggio semplice. E quello arriva, senza troppe pretese. Poi però, a volte, Keirrison capita anche nell'area di rigore. Gol di tempismo, piattoni, rimpalli, deviazioni. Ti aspetti tutt'altro, questo arriva. Ma non c'è di che lamentarsi, alla fine sono quelli che contano.