KOUAMÉ, Domani serve una bolgia. Rinnovo? C'è tempo

17.04.2024 15:07 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
Fonte: dalla sala stampa del Viola Park - Ludovico Mauro
KOUAMÉ, Domani serve una bolgia. Rinnovo? C'è tempo

Dalla sala stampa del Viola Park, dopo la rifinitura di stamani, accanto al tecnico Vincenzo Italiano incontra i giornalisti - per presentare il ritorno dei quarti di Conference League contro il Viktoria Plzen - anche Christian Kouame. Queste le parole dell'esterno della Fiorentina sul match di domani al Franchi: "Quest'anno mi ha dato tanto, la Coppa d'Africa è stata una bella soddisfazione, ma vorrei vincere anche qualcosa alla Fiorentina. L'anno scorso furono due finali, portare qualcosa a casa quest'anno sarebbe importante per noi, e per Joe, per ciò che abbiamo vissuto. Ci teneva a vincere qualcosa, dobbiamo giocare da Fiorentina: così potremo vincere qualcosa".

Si sente spesso dire che avete scelto le coppe. Come lo commenta?
"Non abbiamo fatto la scelta delle coppe. Anche in campionato eravamo quarti, non potevamo fare questa scelta. Ora siamo in una fase di campionato con squadre più avanti di noi, ma abbiamo la possibilità di fare qualcosa di grande. Ci troviamo lì e dobbiamo giocarci le coppe, speriamo di portarle a casa: è la cosa più importante dell'anno".

Firenze è una terra a lei ormai cara...
"Ho un legame bello con Firenze, ci atterrai 10 anni fa... prima ero a Sesto (con un passato alla Sestese, ndr), poi mi sono ritrovato alla Fiorentina. Ho un legame molto forte con la Fiorentina, non posso augurarmi nulla se non che di vincere qualcosa. Non c'è altro da aggiungere, l'importante è vincere qualcosa".

È in scadenza di contratto a giugno. Pensa mai al futuro?
"Non ci penso, non mi pesa. Lascio parlare il mio agente con la società, si vedono e se dovranno dirmi qualcosa lo faranno. Io non penso al mercato, c'è un mese importante e devo dare il massimo. Poi quel che accadrà si vedrà. Ora tutti parlano, ma io non sto ad ascoltare le voci di rinnovo, mercato... penso a fare bene, poi per il rinnovo c'è tempo. Fino al 30 giugno sono sotto contratto, c'è un mese e mezzo prima del mercato. Ora penso al campo".

Italiano per lei è sempre stato importante. Quanta voglia c'è di ricambiarlo con qualcosa?
"Il mister l'ho sempre ringraziato. Quando sono tornato dal Belgio il primo anno non si sapeva neanche se rimanevo, lui mi ha tenuto e mi ha dato la possibilità di giocare. Non potevo non dare tutto per lui, la fiducia che ha messo in me la potevo solo ripagare così, andando in campo e dando tutto. Un regalo glielo devo fare sì, perché ha sempre creduto in me. Ho sempre sentito la sua fiducia, anche ogni tanto ero incazzato perché non giocavo. Ma ha sempre creduto in me, se domani arriverà una rete sarò contento, in primis per la squadra".

Cosa rimane dalla ferita delle due finali perse l'anno scorso?
"Perdere due finali fu duro. Non capita sempre, quest'anno abbiamo avuto più intelligenza, ci sono partite - come questa all'andata - che un anno fa avremmo perso. Perché cercando sempre il gol si finiva sempre per prendere ripartenze, e magari gol. Domani ci giochiamo tutto e all'andata siamo stati bravi a non perdere, era importante. Domani abbiamo il pubblico con noi, deve essere una bolgia. Serve la Fiorentina, ma anche una mano dei tifosi. Perché si vince anche con loro. L'esperienza delle due finali dell'anno scorso ci ha lasciato tanto".

Lunedì è entrato da centravanti, ma spesso fa l'esterno. Dove si trova meglio?
"Non ho preferenze. L'importante è entrare in campo e dare tutto, questo vuol dire avere la fiducia dell'allenatore. Perché se ti fa entrare in più ruoli vuol dire che crede in te, ma io devo solo entrare in campo e dare tutto".

Il gol manca da tempo. Quanto le pesa?
"Quando sei un attaccante e non segni, ti dà fastidio. Per tutti noi che giochiamo davanti, quindi dobbiamo continuare a lavorare e avere pazienza. Perché prima o poi arriverà una palla e sarà decisiva. In quel momento devi essere solo concentrato per far gol. Lavoriamo per questo, ma cerchiamo di darci mano tra noi perché non è facile quando giochi e non segni per 2-3 partite di fila. Ma quando capita l'occasione, devi avere la cattiveria giusta e segnare".