ITALIANO, Futuro? La società sa come la penso

13.03.2024 14:35 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
Fonte: dal Viola Park - Andrea Giannattasio
ITALIANO, Futuro? La società sa come la penso

Giornata di vigilia in casa Fiorentina: domani infatti i viola (alle ore 18.45) sono attesi all’Artemio Franchi per il match di ritorno degli ottavi di finale di Conference League e l'avversario sarà la formazione israeliana del Maccabi Haifa, che i viola hanno battuto 4-3 sul campo neutro di Budapest nel turno d’andata di giovedì scorso. Dal media center del Viola Park, ha preso la parola il tecnico Vincenzo Italiano. Ecco le sue dichiarazioni.

Sull'approccio da avere nella partita di domani: "Loro proveranno a ribaltare il risultato negativo dell'andata e noi dovremo farci trovare pronti. Loro sono una squadra di valore ma noi abbiamo un piccolo vantaggio che dobbiamo provare a sfruttare fin da subito. Su questo un po' di esperienza la squadra l'ha acquisita e sono certo che per quanto riguarda l'approccio non lo sbaglieremo".

Sulle gare casalinghe in Conference con qualche problema: "Il percorso dello scorso anno è stato strepitoso, abbiamo sempre cercato di ottenere il massimo di ogni gara è questo ci ha permesso di arrivare in fondo. Nessuno prepara le gare per amministrare e basta. Vogliamo proporre lo stesso concetto di gioco che abbiamo fatto vedere all'andata. Se ci portassimo in vantaggio sarebbe importante nella gestione della partita. In Europa non devi mai abbassare la guardia".

Sulla sua squalifica: "Avrei evitato volentieri di essere squalificato, sono sincero. È la prima volta che mi capita in carriera tra i professionisti. Il giallo penso che non fosse giusto. Ma i ragazzi sanno quello che voglio e il mio staff sa bene come dirigere la squadra dalla panchina".

Sulle scelte in difesa: "Domani non avremo Milenkovic e questa per noi sarà un'assenza importante ma recuperiamo Martinez Quarta, che già si allena da una settimana con noi. Il "Chino" sta bene e sarà della partita".

Sui possibili rigori domani sera, alla luce dei tanti errori: "Noi a fine di ogni allenamento ci fermiamo di più sul campo per battere i rigori. In campionato stiamo vivendo una maledizione che contiamo di risolvere al più presto. Anche oggi ci siamo fermati a batterli e sono certo che presto rimetteremo a posto questa situazione, togliendoci anche molte soddisfazioni. I ragazzi iniziano a stufarsi di questa situazione che non è certo né bella né diffusa".

Sull'altalena di risultati: "Noi abbiamo un difetto che è quello della continuità di prestazione: contro il Maccabi abbiamo avuto 2-3 situazioni da evitare mentre contro la Roma, che ha giocatori di spessore mondiale, abbiamo fatto una gara molto attenta. È una questione di continuità e dovremo stare attenti perché in questi due mesi ci giocheremo tanto, sapendo quanto valgono le partite. Vedo una squadra in crescita e quando vogliamo mettiamo in difficoltà chiunque. Il pareggio con la Roma ci ha fatto male, è come se avessimo perso ma non dobbiamo soffrire".

Se oggi è più difficile battere un rigore rispetto a prima: "Battere i rigori sembra facile ma come stiamo dimostrando noi non è così: è un'opportunità troppo grande da non sfruttare. Quando si arriva lì, si deve essere freddi e lucidi, per far gol. A noi è capitato di veder fallire anche uno infallibile come Gonzalez... quando succedono certe cose, perdere più tempo sul campo non guasta mai".

Se il suo futuro dipende dalla vittoria di un trofeo: "Ne ho parlato con la società, penso che il club sia al corrente di quello che è un mio pensiero... ma adesso vogliamo rimanere attaccati su tutte e tre le competizioni. Poi vedremo quello che saremo capaci di ottenere. Metterei la firma per vincere un trofeo e regalare al presidente una coppa. Mi auguro di arrivare più in alto possibile da qui alla fine".