BIRAGHI, Ci dispiacerebbe un addio del mister. Abbiamo tanta voglia di rivalsa

28.05.2024 16:30 di  Pietro Lazzerini   vedi letture
BIRAGHI, Ci dispiacerebbe un addio del mister. Abbiamo tanta voglia di rivalsa

Alla vigilia della finale di Conference tra Fiorentina e Olympiacos, il capitano viola Cristiano Biraghi è intervenuto in conferenza stampa al fianco di Giacomo Bonaventura e del mister Vincenzo Italiano. Ecco le sue parole: "Il senso di rivalsa non sarà solo mio, ma anche dei miei compagni, del mister e di chiunque lavora con noi, oltre che da parte del club. L'anno scorso non meritavamo di perdere, ma abbiamo fatto qualche errore di troppo e siamo stati giustamente puniti. Abbiamo grande voglia di rivincita e vogliamo portarci a casa questo trofeo, anche per i tre anni che abbiamo vissuto col mister e per l'amore che ci hanno mostrato i tifosi. Le motivazioni sono tante e la voglia di rivalsa è tanta. Adesso aspettiamo solo che arrivi la partita, vogliamo solo giocare e vincere".

Cosa si porta dietro dell'immagine della finale persa un anno fa?
"Ci pensi sempre, sono avvenimenti talmente grandi che te li porti dietro tutta la vita. Ora è passato un solo anno e la cosa è fresca... L'amarezza è talmente tanta che nei momenti di gioia, come quelli negativi, vuoi condividere con chi ti segue in tutto il percorso: i nostri tifosi. C'era amarezza generale, la nostra e di chi era venuto a Praga. Anche se brutto era un momento da condividere con loro. Siamo stati bravi a tornare in finale per il secondo anno, senza mai aver perso: arriviamo con consapevolezza e rispetto dell'avversario, pronti a ribaltare tutte le sensazioni".

Come è cambiato lo spogliatoio e la squadra in questo triennio con il mister?
"La crescita è stata esponenziale e si vede. Abbiamo avuto la fortuna di aver lavorato tre anni con un allenatore che ha costruito qualcosa con noi nel tempo. Tanti errori che facevamo il primo anno, abbiamo cercato di correggerli e dopo tre anni si arriva a una maturità anche se non si è mai perfetti. Abbiamo fatto tre anni spettacolari, l'anno prossimo giocheremo in Europa. Tutti sono stati chiamati in causa e hanno fatto parte di questo cammino. Non sarà il risultato di domani a cambiare il pensiero mio e degli altri su questi 3 anni stupendi. Io c'ero anche prima, so dove eravamo e non facevamo queste conferenze. Domani è importante, forse la più importante: siamo noi i primi a voler vincere, sono tre anni che andiamo dietro e studiamo questo trofeo".

Cosa diresti a Italiano per convincerlo a rimanere? 
"Finché non ci comunica niente, Date per scontato che vada via di sicuro... se vado a dirgli di rimanere può rispondermi: 'Ma che caz?' (ride, ndr). Lui sta pensando al campo, io non ho mai pensato al prossimo anno. C'è una finale da fare. Ci sono state talmente tante cose a cui pensare, anche in riferimento alla scomparsa di Joe. Intanto facciamo quello che dobbiamo fare domani, poi si vedrà. Si è creata un'alchimia importante tra tutti, merita di essere omaggiata. Se la scelta fosse di andare via è normale che dispiacerebbe tantissimo, abbiamo un rapporto speciale con lui. Semmai vi rispondo meglio venerdì o sabato". 

Questa è la miglior Fiorentina da quando sei qua? 
"Da quando sono qua questa è la squadra più completa. Sono arrivati giocatori di grande qualità, la società investe molto sia tempo che denaro. Continuo a pensare che questa sia la migliore Fiorentina da quando sono qua".